Attualità

Un viaggio tra amore, speranza e medicina

Giovanni Gennai racconta in un libro la storia di Don Alessandro: un malore nel giorno di Pasqua e la scoperta di una grave malattia, a soli 28 anni

La copertina del libro, una foto emblematica di Gennai e di Don Alessandro

Il viaggio di Don Alessandro tra malattia e rinascita è il tema di “A un passo da te”, libro scritto da Giovanni Gennai (Paoline Edizioni) che sarà presentato domenica 29 marzo alle 16,30 alla Sala dell’Amicizia in San Giuseppe. L’iniziativa è curata dall’associazione La Scintilla e vedrà la partecipazione di Dario Ceccherini e Alessandro Fo. E’ realizzata con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Il giorno di Pasqua di tre anni fa, un malore e una breve visita al Pronto Soccorso. Poi la telefonata che sconvolge una vita: Alessandro scopre di essere stato colpito da una malattia fulminante, la leucemia linfoblastica acuta. Ed è qui che inizia un viaggio fatto di amore e di speranza, con il coinvolgimento di parenti, amici e conoscenti, oltre ai medici e a tente altre personalità incontrate in questo difficile percorso.

“Ho fatto un viaggio. Non so dove, come e perché – racconta Don Alessandro attraverso le pagine del libro scritto da Giovanni Gennai - ma so quali sono le due cose che mi hanno salvato e mi hanno permesso di fare ritorno: la medicina e l’amore. Me lo dice la ragione se ripenso a tutto ciò che è accaduto, me lo sussurra l’anima e me lo urla il mio corpo ferito e segnato; il mio cuore affaticato, i miei occhi appannati, la mia pelle rinsecchita e il sangue, il sangue degli altri che si faceva mio. Tutto ricorda il viaggio che è stato. E io ci sono, vivo, fra persone vive, a respirare, piangere e sorridere ancora. Vivere. Ho ripreso alcune abitudini del vivere quotidiano, ho riassaggiato piccoli piaceri nel vivere le mie giornate, ho recuperato la voglia di vivere il mio tempo con le persone che amo. Vivere, è questo quello che voglio. Per questo prego, per questo mi batto, per questo non mi lascio andare. Vivere, nient’altro che vivere, semplicemente vivere”.