Cronaca

Baristi "distaccati", i contratti sono irregolari

In un bar della Valdelsa le fiamme gialle hanno considerato come "al nero" i dipendenti assunti e concessi in appalto da una cooperativa romana

I finanzieri del Comando Provinciale di Siena, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli a tutela del lavoro e a contrasto dei fenomeni di sfruttamento della manodopera, hanno ritenuto come irregolari alcuni lavoratori che operavano in un bar della Valdelsa senese.  

Tre dipendenti, tutti residenti nel senese, risultavano formalmente assunti da una società cooperativa a responsabilità limitata con sede a Roma ma, di fatto erano “distaccati”, in virtù di contratti di appalto di servizi stipulati tra le parti, presso l’esercizio commerciale della Valdelsa. 

Per le fiamme gialle si tratta di lavoro nero: "L’esame di merito - hanno spiegato dal comando senese -, ha consentito di mettere in luce come la società cooperativa fornisse, in carenza delle prescritte autorizzazioni ministeriali, esclusivamente la “forza lavoro” all’interno del bar e non anche altri servizi connessi configurando, detta condotta, la fattispecie di somministrazione abusiva di manodopera, dissimulata da falsi contratti per servizi".

I militari, oltre a rilevare le inadempienze sul conto della società cooperativa romana, hanno formalizzato le previste violazioni in materia di sommerso da lavoro in capo all’utilizzatore del personale.

"Resta alta l’attenzione delle Fiamme Gialle senesi nei confronti del fenomeno del “lavoro nero” e dell’evasione fiscale in provincia - hanno aggiunto i finanzieri -, anche perché lo sfruttamento della manodopera da parte di imprenditori senza scrupoli, oltre a ledere i diritti dei lavoratori privandoli della dovuta tutela assistenziale e previdenziale, genera situazioni di concorrenza sleale a discapito delle tante imprese che operano nella legalità e nel rispetto delle regole. In tale contesto la Guardia di Finanza opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini".