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ChiantiBanca, giorni chiave per la Valdelsa

Il nuovo consiglio d'amministrazione verrà eletto il prossimo 8 aprile e deciderà se uscire o meno dalla holding unica del credito cooperativo

Il forte radicamento di ChiantiBanca sul territorio valdelsano con l'apertura di molte filiali e un rapporto sempre più diretto con le attività della Valdelsa, sta facendo accendere i riflettori sulle ultime novità riguardo al mondo del credito cooperativo. Novità che non arriveranno prima del prossimo 8 aprile, quando l'assemblea dei soci di Chianti Banca non solo dovrà procedere alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione, ma l'assemblea sarà anche chiamata a scegliere il presidente di questo consiglio.

Oltre a questo passaggio decisivo, il cda dovrà perfezionare anche la fusione con le Bcc di Pistoia e Prato. Dopodiché dovrà decidere se approfittare o meno dello spazio concesso dal governo con la riforma delle banche di credito cooperativo per quegli istituti che, come Chianti Banca, hanno riserve superiori ai 200 milioni di euro.

Se il cda lo vorrà, Chianti Banca potrà trasformarsi in spa e rimanere fuori dalla holding unica in cui confluiranno tutte le banche di credito cooperativo. Una situazione che viene proprio per questo monitorata anche in Valdelsa, in virtù anche degli investimenti che la stessa banca ha dimostrato di voler fare proprio sul territorio valdelsa: "Più che i dettagli della normativa - è stato sottolineato in una nota dello stesso credito cooperativo -, decisiva sarà la valutazione del progetto industriale elaborato da Federcasse e, quindi, della futura holding. La decisione dipenderà dalla chiarezza ed efficacia del progetto stesso e dalla capacità di ridisegnare e dare una svolta al movimento"