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Programmatore Politeama, compenso troppo caro

I 60mila euro all'anno finiscono in consiglio regionale: interrogazione della Lega Nord

Dopo le accese polemiche dei mesi scorsi sul compenso del programmatore cinematografico, che con i circa 60mila euro di compenso è stato ritenuto da più parti eccessivo, pochi giorni fa è stato presentato a Firenze il progetto “Multisala Naturale” che prevede l’esportazione in altre realtà regionali della gestione associata dei cinema sul modello di quanto già effettuato dai comuni di Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa e Certaldo e che ha ricevuto il beneplacito di Fondazione Sistema Toscana – Mediateca Toscana. Su tale progetto però la Lega Nord vuole vederci chiaro ed ha presentato un'interrogazione regionale per conoscere quali siano i risultati attesi ed ottenuti.

"Prima di esprimere un giudizio sulla bontà o meno di tale iniziativa chiediamo quali siano i criteri che Fondazione Sistema Toscana ha utilizzato per valutare il progetto meritevole di attenzione e quali siano i risultati ottenuti in termini di maggiori incassi e di redditività di ogni struttura da quando vengono svolte le funzioni associate dei cinema e teatri delle città coinvolte nel progetto", spiega il Consigliere regionale Marco Casucci, firmatario dell’interrogazione. La richiesta di interrogazione arriva dalla sezione locale Val d’Elsa, che in relazione ai compensi del programmatore cinematografico attacca l’amministrazione: "Il compenso del programmatore adesso grava eccessivamente sul bilancio del Comune di Poggibonsi. Siccome questa figura svolge il proprio ruolo indistintamente per un totale di cinque sale cinematografiche nei tre comuni facenti parte dell’accordo, sarebbe necessario che i costi fossero suddivisi più equamente, poichè non ci sembra opportuno che i cittadini di Poggibonsi paghino un costo 10 volte superiore a quello che paga Colle di Val d’Elsa per avere lo stesso servizio".