Attualità

Trasporto disabili, è caos

Tariffe aumentate, famiglie su tutte le furie, ma la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa si difende: "Chiesta compartecipazione ai familiari"

Nei giorni scorsi si era alzata la protesta dei genitori dei bambini disabili ospiti del centro diurno di Colle di Val d'Elsa gestito dalla Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa a causa dell'aumento dei prezzi per il trasporto scolastico. In pratica, secondo le nuove normative, il costo per le famiglie è adesso di dieci euro al giorno. Una somma che ha fatto sobbalzare molte famiglie. Ma su questo argomento la risposta della stessa Fondazione non si è fatta attendere.

“La Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa gestisce ed eroga un complesso di servizi rivolti a molteplici categorie di persone, con l’obiettivo di rispondere in maniera più possibile efficace ai bisogni e alle necessità della comunità e del territorio valdelsano. Si tratta di un complesso di attività sostenuto con un massiccio impegno di tanti soggetti, soprattutto delle Amministrazioni Comunali che quest’anno, non a caso, hanno deliberato di incrementare la compartecipazione nella Fondazione, ovvero di aumentare le risorse pubbliche da destinare a questi servizi. Il nostro dunque è un impegno che cresce sia in termini di risorse che in termini di costante ricerca di rimodulazione dei servizi offerti e di potenziamento degli stessi per rispondere a nuove crescenti emergenze”. Parole di David Bussagli, presidente della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, Fondazione che da anni risponde ai bisogni del territorio e in cui è centrale l’impegno per la disabilità che si articola con una serie di servizi e di strutture (tre in tutta la Valdelsa: Casa Fattoria, Centro anch’io, L’Impronta). La compartecipazione delle famiglie nel pagamento di alcuni servizi erogati dalla collettività si inserisce in questo complesso di attività e di interventi, a garanzia di equità e uniformità.

“Abbiamo chiesto una compartecipazione economica su un servizio erogato alla collettività – ha detto il Direttore Generale della Fondazione Andrea Dilillo – come già avviene per altre categorie di utenti e per servizi come quello del trasporto sociale, un servizio importante ma non essenziale, come è, invece, quello del Centro diurno. Abbiamo portato avanti un confronto con le famiglie interessate, che incontreremo di nuovo come già comunicato, con l’obiettivo di portare avanti la maggiore condivisione possibile su temi come questo”.

La decisione è stata assunta congiuntamente dalla FTSA e dalla Società della Salute della Valdelsa che ha ufficializzato tale posizione nelle disposizioni attuative del Regolamento unico di Accesso ai servizi.

“Una decisione presa – ha voluto precisare ancora Dilillo – per continuare non solo ad erogare il servizio, ma anche per implementare la qualità e la quantità dei servizi per la disabilità che siamo chiamati a garantire e a sostenere nel loro complesso, e nel complesso di servizi ed interventi che quotidianamente come FTSA eroghiamo in Valdelsa”.