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Geotermia e malattie polmonari: una ricerca

Studiate le patologie respiratorie nell’area geotermica dell’isola di Rotorua: "non è riscontrabile un’associazione tra l’esposizione cronica a acido solfidrico e problemi polmonari, broncopneumopatia cronica ostruttiva o asma"

É stato pubblicato a fine marzo sulla rivista PLOS ONE un ulteriore studio sulla salute dei residenti dell’isola di Rotorua, in Nuova Zelanda, che conta la più grande popolazione (circa 60mila abitanti) esposta alle emissioni geotermiche di acido solfidrico (H2S) in aria ambiente.

A darne notizia è l'Arpat che spiega come "i ricercatori californiani, autori dell’articolo, riportano che non è riscontrabile un’associazione tra l’esposizione cronica a acido solfidrico e problemi polmonari, broncopneumopatia cronica ostruttiva o asma". "L’esposizione è stata stimata misurando l’acido solfidrico in aria ambiente in campagne stagionali nel periodo 2010-2011, tramite stazioni collocate in più sedi urbane - spiega l'Arpat - Tali concentrazioni sono state ipotizzate costanti nel corso degli ultimi 30 anni e attribuite ai soggetti in studio, elaborando indicatori di esposizione individuale pesati sulla base della loro storia residenziale e della permanenza giornaliera nei diversi ambiti/siti (residenziale, scolastico e lavorativo)".

"I valori delle concentrazioni di H2S stimati a Rotorua per le residenze e i luoghi di lavoro dei partecipanti allo studio si attestano nel range compreso fra 0-64 ppb (0-89,6 microgrammi/m3): nel luogo di residenza la media pesata stimata è stata pari a 20,8 ppb, corrispondenti a circa 29,12 microgrammi/m3, quella dei luoghi di lavoro è stata pari a 27 ppb, corrispondente a circa 37,8 microgrammi/m3 - prosegue l'Agenzia - Le concentrazioni medie annue misurate nelle diverse aree geotermiche toscane nel corso del periodo 2010-2014 variano fra 1,11 microgrammi/m3 (2012 area Amiata grossetano) e 13,75 (2011 area Amiata senese), con tendenza alla diminuzione".

"Questo studio va ad aggiungersi ai precedenti inerenti l’asma e i suoi sintomi, le funzioni neurologiche e cognitive della popolazione neozelandese in relazione all'inquinamento geotermico - conclude la nota di Arpat - l'Ars, Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, nell'ambito del progetto geotermia collabora da tempo con il gruppo di ricerca californiano e fornisce informazioni dettagliate sugli studi prodotti a livello internazionale".