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Attualità venerdì 19 novembre 2021 ore 13:57

"Nessun cambiamento con la nuova ciminiera"

Il Comitato per la difesa della Valdelsa continua la sua battaglia ponendo nuove questioni agli organi di controllo

BARBERINO TAVARNELLE — “Avevamo promesso ai cittadini della Valdelsa fiorentina e senese che avremmo continuato a vigilare ed è sotto gli occhi di tutti che la ciminiera di 60 metri non è sufficiente a spingere i fumi oltre lo strato di inversione termica e quindi il problema di accumulo in atmosfera non è assolutamente superato. I sentori maleodoranti e i fumi continuano e si sono estesi su un'area più vasta. I cittadini si lamentano, sono ormai tantissime le segnalazioni fatte all'Arpat , noi ne siamo a conoscenza e ne abbiamo anche copie, stiamo aspettando di vedere come interverranno gli organi competenti per valutare e contenere i problemi che si sono creati"

Inizia così il comunicato inviato dai cittadini che tengono sott'occhio le attività della distilleria Deta a Zambra nel Comune di Barberino Tavarnelle, dove la nuova ciminiera non sembra aver risolto i problemi dei fumi emessi dallo stabilimento. Inoltre il gruppo ha chiesto delucidazioni agli organi competenti su un evento accaduto alcune settimane fa.

"La notte del 24 ottobre alle ore 3 è stato registrato un video di un tino della distilleria che sembrava bollisse e dal coperchio fuoriusciva un liquido. Ovviamente non essendo esperti e pratici dei processi industriali, solo consapevoli di una certa letteratura circa le eventuali pericolosità di emissioni, fumi, odori, ci siamo attivati per tranquillizzare la cittadinanza che ci segue e condivide le nostre battaglie. Abbiamo formulato tre domande sotto riportate e inviate via pec all'Arpat, all' ufficio igiene e prevenzione sanitaria della USL centro di Firenze, al Sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli"

Sono state poste domande sul contenuto del liquido fuoriuscito e sulla sua pericolosità, se l'incidente può succedere e se questo possa essere pericoloso. Il Comitato continua a vigilare infatti ha sollecitato anche il Consiglio comunale ad affrontare il tema inoltrando una richiesta ai capigruppo Pastori e Maioli.

L'azione dei cittadini prosegue e si organizza anche con altri comitati locali, di Poggibonsi Colle Valdelsa, Casole ed Empolese per creare una rete di controllo ambientale che copra l'intero territorio. Un movimento che coinvolge decine di persone che non intendono distogliere lo sguardo dai problemi locali

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