Bullismo ed estorsione, si cercano altre vittime

Dopo il caso del minorenne arrestato, i Carabinieri cercano di capire da genitori e compagni di scuola se sia stato un episodio isolato oppure no

VALDELSA — Concluso con l'arresto il caso del minorenne che, con minacce e botte, era riuscito ad estorcere cifre decisamente importanti ad un compagno dio scuola, i Carabinieri stanno adesso cercando di capire se la vittima sia stata un caso isolato oppure no. Già dal giorno dell'arresto i militari dell'Arma hanno cercato di sensibilizzare ragazzi e genitori, compagni di scuola di entrambi, a denunciare casi reali o sospetti sia di minacce che di estorsioni in denaro. Il ragazzo infatti, chiedeva ogni volta almeno cento euro per non picchiare o deridere la vittima davanti a tutti. Casi simili di bullismo sono sempre accaduti, ma quando c'è di mezzo il denaro e comunque scene architettate quasi a tavolino e ripetute, seppur minorenni, si commette un reato. E' per questo infatti che i Carabinieri cercano in tutti i modi di capire se all'interno degli istituti valdelsani ci siano altri casi simili per farli venire alla luce. "Si invita a recarsi presso il Comando dell' Arma più vicino - fanno saper i Carabinieri in una nota - per segnalare episodi che possano far ritenere che altri studenti siano stati costretti a versare delle somme di denaro in cambio della loro tranquillità”.

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