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Attualità lunedì 19 giugno 2023 ore 14:52

Tante novità per la Festa medievale

Appuntamento dal 6 al 9 Luglio per tornare a respirare le atmosfere del passato tra le mura di Monteriggioni



MONTERIGGIONI — Dopo lo stop pandemico biennale e una due giorni di rievocazioni nel 2022, riparte ora con molte novità e cambiamenti, destinati a ridisegnarla e renderla più attinente agli anni e al momento economico che stiamo vivendo. La prima novità è proprio quella di una maggiore condivisione con i soggetti del territorio. L’obiettivo corrisponde infatti a rendere la Festa sostenibile ed a far crescere il livello costantemente, fondandosi su buone pratiche finalizzate peraltro a migliorare il livello di ricostruzioni, allestimento e ambientazioni, pur ricordando che essendo una kermesse popolare, dunque non solo ed esclusivamente una rievocazione, deve mantenere il giusto compromesso con la presenza degli spettacoli.

L’attenzione principale è stata posta sulle famiglie, cercando di attrarle, facendo passare loro delle ore spensierate e divertenti, a un costo accettabile. Inoltre, si è rinnovato il rapporto con le associazioni del territorio, che per mesi e a cadenza regolare si sono confrontate con gli organizzatori per trovare un programma comune e condiviso, affrontando tutti gli aspetti inerenti alla migliore riuscita possibile (dandosi delle regole, lavorando sulla proposta filologica per gli aspetti culinari, di allestimento e degli abiti da indossare). In altre parole è una Festa che nasce nel segno della condivisione. Per tutte queste motivazioni, la formula ha avuto un chiaro ripensamento e avrà ancora altri aggiustamenti, sempre concordati, nelle prossime edizioni, per tenere alta la qualità anche di fronte alla grande concorrenza ormai presente a livello nazionale.

Le novità più significative riguardano la durata di un solo fine settimana lungo dal 6 al 9 luglio, fatto della tradizionale cena-spettacolo del giovedì e dei tre giorni seguenti di Festa vera e propria. Il prezzo del biglietto di accesso al Castello sarà “popolare”, attestandosi su 5 euro per i non residenti, permettendo così anche alle famiglie numerose di non essere penalizzate. Tutti i residenti del Comune di Monteriggioni, invece, potranno entrare gratuitamente nei tre giorni semplicemente mostrando la carta di identità alle biglietterie. Per venire incontro alle associazioni del territorio ed avere anche dei prezzi calmierati per il cibo erogato nelle “taverne”, non sarà chiesto a esse alcun contributo o percentuale sugli incassi. Si tratta anche di un giusto riconoscimento per il lavoro impegnativo che svolgono con orgoglio e senso di appartenenza a una comunità che vuole mostrarsi per la sua storia e tradizioni.

Sempre in argomento “proposte culinarie” è stato realizzata e condivisa una raccolta di pietanze tratte da ricettari di fine XIII secolo-XV secolo; le associazioni si atterranno rigorosamente a esse, e peraltro, hanno già scelto un piatto che sarà oggetto di giudizio da parte di una giuria di esperti. È stato, così, istituito ufficialmente il premio “La XV torre” per la migliore proposta filologica composta da cibo e allestimento. L’Amministrazione comunale sta inoltre rinnovando gli abiti storici da indossare; dopo aver partecipato al bando regionale “manifestazioni storiche” 2022, infatti, il Comune è risultato assegnatario di risorse con le quali ha potuto realizzare numerosi completi di base da mettere a disposizione dei membri delle associazioni impegnati nella Festa, indirizzando così verso la filologia e non ispirandosi alle sartorie teatrali, per rendere sempre più convincente l’atmosfera medievale. Questa operazione, che ha arricchito il guardaroba della Festa, verrà ripetuta anche per il bando pertinente al 2023. Infine il manifesto della Festa. In questa edizione si è scelto per la prima volta di affidarlo a un grande autore, andando così a rappresentare non solo un notevole veicolo promozionale ma anche un unicum da collezionare. A brevissimo sarà svelato l’autore scelto che, si anticipa, è di altissimo livello: un vero e proprio maestro.

“Monteriggioni di torri si corona” – afferma l’Assessore alla cultura Marco Valenti - non è una rievocazione o un atto ricostruttivo bensì un “prodotto” popolare fatto di tradizione e cultura, volto al divertimento del pubblico donando spensieratezza ma con la voglia di fare bene mantenendo livelli di attendibilità storica. Ci attendiamo che il nuovo format possa donare alla Festa quel necessario rinnovamento nel solco della tradizione che l’ha resa famosa".

Tra le molte novità anche il manifesto della Festa. In questa edizione, infatti, si è scelto per la prima volta di affidarlo a un grande autore, Milo Manara  andando così a rappresentare non solo un notevole veicolo promozionale, ma anche un unicum da collezionare. 

"La Festa Medievale Monteriggioni di torri si corona è giunta alla sua trentesima edizione consacrando di fatto questo appuntamento come una tradizione della nostra comunità e non solo – afferma il primo cittadino Andrea Frosini – Per questo tra le varie novità con piacere abbiamo deciso, per la prima volta, di collaborare con un grande autore per la realizzazione della locandina. Sono, quindi, felice ed orgoglioso di annunciare che quest’anno la locandina della Festa Medievale sarà di Milo Manara".

Le parole del Maestro Milo Manara. L’ispirazione per il disegno della locandina: "Il mio obiettivo era realizzare un’illustrazione che potesse dare l’idea del “fare festa” per cui ho scelto tre ragazze come protagoniste, che ballano festosamente, appunto. I movimenti ed i gesti sono ripresi da stampe antiche, gli abiti sono botticelliani, il risultato sono queste figure danzanti, ragazze di oggi vestite come nel medioevo, che spero piacciano al pubblico della Festa Medievale». Il rapporto con il Medioevo: «Il mio è sicuramente un rapporto di ammirazione per tutta l'arte medioevale, che mi piace molto e che anzi, devo dire che apprezzo sempre più, man mano che la frequento. Bisogna considerare che il medioevo è un periodo lungo con molte variazioni tra l’alto e il gotico, quello che mi interessa, e che ho scoperto, è che non è per nulla un periodo scuro, tetro, malinconico, viene data questa lettura ottocentesca, di chi ammirava soprattutto le rovine (come il pittore romantico Caspar Friedrich che amava dipingere rovine medievali), ma intanto nel medioevo si costruivano delle enormi cattedrali, con grande impegno di uomini e ingegno. Per me il medioevo è un periodo febbrile pieno di fantasia; io ho imparato ad apprezzarlo per questo: all'ignoranza sopperivano con fantasia, dal rinascimento in poi, con la conoscenza, si è persa la fantasia». Gli aspetti coinvolgenti di Monteriggioni: «Ci sono queste mura imponenti e così ben conservate che sono impressionanti, mi ricordano molto le mura di Verona o di Soave e i tanti borghi del veneto, mi sono trovato a mio agio e quasi a casa mia. Con quelle torri così simili alle “Torricelle” che vedo fuori dalla finestra del mio studio". 


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