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Cultura mercoledì 21 ottobre 2015 ore 11:53

A Casa Boccaccio tornano le Novelle

L'Oranona torna a decantare le giornate del Decameron dopo le esperienze fiorentine



CERTALDO — Le convenzioni dell'amor cortese portate da Boccaccio alle estreme conseguenze in una novella tragica, nonostante il lieto fine, sono protagoniste del prossimo appuntamento organizzato da Oranona Teatro.

Dopo il successo della lettura recitata del Decameron nella sala Luca Giordano della Biblioteca Riccardiana di Firenze, l'Oranona Teatro replica a Certaldo con un doppio appuntamento venerdì 23 e sabato 24 alle ore 21.30 in Casa Boccaccio. La novella scelta è la nona della quinta giornata del Decameron, cioè quella dedicata a Federigo degli Alberighi, così titolata nel sommario da Boccaccio “Federigo degli Alberighi ama e non è amato e in cortesia spendendo si consuma e rimangli un sol falcone, il quale, non avendo altro dà a mangiare alla sua donna venutagli a casa; la quale, ciò sappiendo, mutata d'animo, il prende per marito e fallo ricco.”

Federigo degli Alberighi è un giovane proveniente da una nobile famiglia fiorentina che si innamora di una nobildonna, monna Giovanna che è già sposata. Per lei sperpera tutto il suo patrimonio, si rovina a tal punto che gli restano solo un piccolo podere e un falcone, col quale si guadagna da vivere e da mangiare cacciando. Giovanna rimasta vedova si trasferisce con il figlio nel podere vicino a quello di Federigo. Presto il ragazzo fa amicizia con Federigo e crede che possedere quel falcone lo potrebbe fare stare molto meglio. Giovanna, quindi, si fa offrire un pranzo da Federigo, per chiedere il falcone in dono per il figlio. Federigo però, resosi conto di avere solo verdure nella dispensa, decide di sacrificare e cucinare proprio il falcone per pranzo, all'insaputa della donna. Quando lei inizia a parlare a Federigo del vero motivo per il quale è venuta, lui scoppia in lacrime e le riferisce di aver cucinato il suo falcone. All'infausta notizia, il ragazzino peggiora notevolmente e muore dopo poco tempo. La novella però si conclude con un lieto fine e dopo le opposizioni dei fratelli, Giovanna si sposa felicemente con Federigo.La novella sarà accompagnata, come nella tradizione della compagnia teatrale, dalle musiche originali di Damiano Santini, la regia di Carlo Romiti con le voci di Giovanni Pruneti, Martina Dani, Marco Lazzerini e Ilaria Landi.

“Questa novella – ha detto Carlo Romiti – è l'emblema dell'amore cortese portato all'estremo, per un appuntamnto particolare che non sarà una lettura ma una recitazione a tre voci con testo filologico.”


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