Attualità lunedì 02 marzo 2015 ore 15:51
"Alcide", è guerra con la Cgil

Le scelte aziendali del noto hotel e ristorante non sono piaciute alle organizzazioni sindacali: "Non ci sono rapporti, tuteleremo i lavoratori"
POGGIBONSI — “Le relazioni sindacali non ci sono mai state, se non in pochi incontri, dettati più che altro da obblighi di legge e da regole di emanazione contrattuale, ed in questi giorni si sta consumando l'ennesimo atto contro il sindacato”. Sono queste le dure parole di Mariano Di Gioia, sindacalista della Filcams Cgil nel raccontare la situazione dell'Hotel Ristorante “Alcide” di Poggiobonsi. Secondo la ricostruzione fatta dal sindacato, qualche mese fa l'azienda ha contatto la Filcams Cgil insieme alla Rsa per comunicare la volontà di cedere ad un'altra azienda di famiglia parte della struttura alberghiera per poter ristrutturare parte dell'immobile sfruttando i contributi a fondo perduto che la Regione Toscana eroga per questo tipo di attività. Fin qui niente di strano, ma il sindacato contesta il fatto che i dipendenti dovrebbero essere “traslocati” in questa nuova azienda che in realtà non è altro che una società immobiliare nata per gestire le proprietà della famiglia.
“Nel
momento in cui abbiamo chiesto il riconoscimento della Rappresentanza
Sindacale e la sua agibilità visto che l'impresa che si stava
andando a creare risultava di piccole dimensioni, in modo del tutto
disprezzante l'Azienda si è opposta”, ha fatto sapere ancora
Mariano Di Gioia. Una situazione che adesso sta minando i rapporti
tra la stessa azienda e le organizzazioni sindacali per un futuro
che, per i dipendenti, non appare poi così roseo. Non tanto come
occupazione visto che, a quanto pare di capire, non sono previsti
tagli, ma come inquadramento delle posizioni lavorative. “Capiamo
che in questi anni le battaglie condotte dalla Filcams Cgil e dalla
sua Rsa all'interno dell'Azienda in materia di esternalizzazioni, di
rispetto dell'orario di lavoro e di sicurezza non sono piaciute e
sono state scomode – ci tiene a sottolineare Di Gioia -, ma non si
può pensare di eliminare con una manovra subdola quanto esistente.
E' un diritto dei lavoratori avere le proprie rappresentanze che
tutelano i loro diritti”. Ma c'è dell'altro: questo ultimo
episodio sarebbe solo l'ultimo di una serie di vicende che hanno
incrinato i rapporti: “Fino ad oggi, più volte, si è cercato di
screditare la Cgil e i suoi rappresentanti mettendo addirittura i
lavoratori gli uni contro gli altri. Abituati a contrattare fino
all'ultimo, speriamo ancora in un ripensamento dell'Azienda verso
forme di relazioni sindacali più consone. Ma se ciò non dovesse
accadere non ci arrenderemo, faremo valere le nostre ragioni nei modi
più opportuni e nelle sedi competenti”.
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