"Amareggiata di appartenere a Poggibonsi"

Alessandra Ticci, capogruppo di Forza Italia, non usa mezzi termini: "Troppo spesso per il Comune i poggibonsesi sono cittadini di serie B"

POGGIBONSI — “Sono amareggiata di appartenere ad un Comune che pare agevolare tutti meno che i cittadini italiani”. E' questa la forte presa di posizione della capogruppo di Forza Italia, Alessandra Ticci dopo il caso di un ragazzo di 19 anni italiano che, a causa ristrettezze economiche, è costretto a dormire in stazione. “Pare assurdo che nel 2015, in un comune di circa 30mila abitanti, possa accadere una situazione del genere ad un ragazzo orfano di padre, abbandonato dalla madre, che a causa della situazione che sta vivendo non può permettersi un affitto e che è stato costretto ad abbandonare gli studi a causa dell'impossibilità di comperarsi da mangiare, figuriamoci un biglietto dell'autobus per andare a scuola e che è ridotto a dormire nella stazione della città in cui vive”. Una situazione che secondo Alessandra Ticci non è stata affrontata dall'amministrazione comunale nella giusta maniera: “Il Comune di Poggibonsi e la sua giunta, molto spesso parlano di carità, di agevolazioni alle famiglie bisognose, di aiuti e sussidi ai più deboli e di umanità: tutto ottimo, se non fosse che più e più volte si sente che queste agevolazioni e questi sussidi vengono destinati a famiglie in difficoltà, formate da persone che sono residenti nel nostro comune da pochi anni e che magari provengono da paesi esteri”. Una situazione che comunque la stessa Ticci tiene a sottolineare: “Per carità, non dico certo di non agevolare queste famiglie ma secondo me, dobbiamo parlare anche e sopratutto dei poggibonsesi, che si sono rotti le scatole di essere stati declassati a cittadini di serie B nella città che gli ha dato i natali”. La vicenda proseguirà nel prossimo consiglio comunale dove il capogruppo di Forza Italia ha presentato un'interrogazione in cui chiede chiarimenti al Sindaco ed alla Giunta circa la situazione che si è venuta a creare, “nel tentativo di spronarli, il più velocemente possibile, a trovare al più presto una soluzione concreta e tangibile, affinché la condizione di vita del ragazzo di diciannove anni, trovi un miglioramento”.

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