Attualità giovedì 12 marzo 2015 ore 16:10
Angoli di città a prova di murales

L'artista poggibonsese Paolo Capezzuoli sarà alla Biennale di Venezia: per "allenarsi" ha scelto la sua città
POGGIBONSI — Poggibonsi apre alla street art e lo fa con Paolo “Zero-T” Capezzuoli, artista poggibonsese di fama internazionale che parteciperà alla Biennale di Venezia. “Zero-T” è stato infatti selezionato insieme ad altri 11 artisti provenienti da tutto il mondo per partecipare alla Biennale di Venezia/Art terminal/The Bridges of Graffiti, che verrà inaugurata il 9 maggio del 2015. Questa esposizione descrive il percorso ed i contenuti artistici provenienti dai Graffiti che possono evolversi e ramificarsi in qualsiasi forma d'arte ad altissimi livelli. Gli undici artisti selezionati hanno ormai più di 25 anni d'esperienza, alcuni di loro hanno segnato la storia ed influenzato questa nuovo modo concepire l'arte, la loro considerazione ormai va oltre l'etichetta che si attribuisce a "street Art", e questo evento ne sarà la testimonianza.
“Il fatto che un nostro concittadino
partecipi alla più importante manifestazione mondiale d’arte
contemporanea e street art, ospitata peraltro all’interno di una
delle Istituzioni culturali più note e prestigiose, è motivo
d’orgoglio per tutti”, ha detto l’assessore alle Politiche
Culturali Nicola Berti. Paolo, per ‘prepararsi’ a tale evento ha
valutato la possibilità di usufruire di spazi all’interno della
sua città avanzando richiesta all’Amministrazione per potersi
esercitare. “Una richiesta che abbiamo raccolto con entusiasmo –
ha detto l'assessore – La street art è una forma artistica
riconosciuta a livello internazionale che, a nostro avviso, ha una
funzione importante anche in chiave di rigenerazione urbana oltre ad
essere una forma di contrasto a forme di vandalismo”. Per cui, in
seguito al alcuni sopralluoghi effettuati, sono stati individuati
alcuni spazi utili e la scelta dell’artista è caduta su un vano
tecnico, quattro pareti utilizzabili, posto all’esterno del nuovo
centro culturale Accabì-Hospitalburresi. E’ stata quindi stipulata
una apposita convenzione che autorizza l’artista a utilizzare tali
spazi per una mostra estemporanea di opere per la durata di 12 mesi.
Quanto realizzato resterà come testimonianza artistica nella
città.
“Una città che è contemporanea per natura - ha
sottolineato ancora l'assessore - e che ha nelle proprie corde la
sensibilità giusta per apprezzare questi linguaggi artistici capaci
di interpretare e raccontare la bellezza della dimensione urbana.
Ringrazio Paolo per darci l’opportunità di avviare un percorso su
cui stiamo lavorando per attivare altre energie sul territorio utili
ad implementare e diffondere nuove realtà artistiche nella nostra
città e nel nostro territorio. Noi ci crediamo”.
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