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Attualità lunedì 28 giugno 2021 ore 13:10

Comune soddisfatto della Street Art

Il ​Parcheggio di via Bilenchi diventa un laboratorio artistico per i più giovani. Inaugurata a Colle la seconda opera di “Waiting for the cage”



COLLE VAL D'ELSA — Soddisfazione del Comune e in particolare dell'assessorato alle politiche sociali per gli interventi di street art presso il parcheggio sotterraneo di Via Bilenchi.

Dopo le creazioni ai giardini di Via Gramsci è stata inaugurata la seconda parte di “Waiting for the cage”: due giornate di laboratori per rigenerare una parte del parcheggio nel centro di Colle di Val d'Elsa.

Un lavoro sostenuto dal Comune, ideato e realizzato dagli operatori di strada del progetto Piglia Bene della FTSA.

L'intervento si è concentrato su una porzione del parcheggio al primo piano, una delle aree maggiormente frequentate dai ragazzi e “segnata” nel corso degli anni dalla loro presenza con scritte e frasi che cominciavano a spuntare nei muri un po' dappertutto, generando un senso di degrado e abbandono.

I ragazzi sono stati coinvolti nella stesura del fondo per preparare le colonne all'intervento degli artisti, coprendo scritte, frasi e disegni fatti da loro stessi, qualche mese prima o la mattina stessa; hanno fatto stencil con gli spray, riempimenti con i pennelli e aiutato a ripulire.

Le reazioni dei ragazzi sono state spontanee: “questo parcheggio ora è molto meglio, anche se noi un giorno non ci saremo più qui, lo lasceremo migliore ai ragazzi che verranno”.

“Non ho mai sentito dire così tante volte da dei ragazzi grazie”- afferma Cristina Cecchi, operatrice di strada da oltre quattro anni. Matteo Ceccherini, coordinatore del progetto di Educativa di strada, aggiunge: “questi interventi, realizzati dagli operatori insieme agli adolescenti che vivono gli spazi interessati, hanno mostrato di essere efficaci nel diminuire una serie di atti vandalici che, con l'abbandono e il degrado, tendono a aumentare nel tempo”.

“La street art – ha dichiarato l'assessore alle politiche sociali Enza Errico – è capace di veicolare messaggi di coesione sociale, di essere spazio educativo e di costruzione di nuove buone pratiche”.


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