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Politica venerdì 31 luglio 2015 ore 15:54

"Da Coccheri a Bussagli, non è cambiato niente"

Insieme Poggibonsi dopo l'approvazione del bilancio: "Il Sindaco non conta niente, la città amministrata solo da Dirigenti"



POGGIBONSI — La soddisfazione del sindaco di Poggibonsi David Bussagli dopo l'approvazione del bilancio, cozza di gran lunga con lo stato d'animo della lista civica Insieme Poggibonsi alla fine della sediuta consiliare di ieri: “Come avevamo per tempo previsto il primo bilancio di Bussagli non ha tradito le aspettative in senso negativo. Il Primo bilancio la Giunta Bussagli ricalca quello approvato dalla giunta precedente, con una sola differenza, Lucia Coccheri era a fine corsa, praticamente in pensione, mentre Bussagli è appena arrivato. Non c’è nessuna prospettiva, nessun input, nessun investimento per lo sviluppo o i lavori pubblici, niente per la fortezza, solo un mediocre piano di galleggiamento”. I consiglieri De Santi e Michelotti non usano mezzi termini: “Esiste una fondamentale differenza tra amministrare una città e governarla. Amministrarla significa mantenere i servizi per cui i cittadini pagano, rispettare il patto di stabilità e non aumentare immotivatamente le tariffe. Per fare questo non servono un Sindaco e una Giunta, è un lavoro che può essere svolto tranquillamente da un Commissario. Governare una Città vuol dire fare delle scelte, stabilire delle priorità, dare la rotta ai dirigenti e non subirla da loro”.

Quello che non è andato giù alla lista civica sarebbe una certa inconcludenza da parte del primo cittadino: “Poggibonsi è amministrata dalla struttura e dai Dirigenti e non è governata dal Sindaco, questa è la triste verità che emerge da questo bilancio”. Sempre secondo una nota dei consiglieri di opposizione, “si potevano e si dovevano trovare le risorse per la promozione della rinata fortezza facendola diventare il motore del turismo. Si doveva avviare, come promesso, la riqualificazione di Piazza Mazzini. Era urgente rimettere a posto le strade. C’era l’esigenza di dare slancio allo sviluppo economico, attraendo risorse con una fiscalità agevolata per le nuove imprese. Nessuno dice che la situazione sia facile, ma d’altra parte non si può fare il Sindaco come si fa il dipendente”.


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