Due latitanti rintracciati in Valdelsa

Un giovane afgano ricercato dal 2010 era a Poggibonsi e un pugliese condannato per rapina a Colle: domiciliari per entrambi

VALDELSA — I carabinieri della compagnia di Poggibonsi hanno arrestato in Valdelsa due latitanti ricercati da mesi dalle procure di Como e di Foggia.

Il primo a finire nella rete dei controlli dei Carabinieri è stato A.R., cittadino afgano di 25 anni, ricercato dal Tribunale di Como sin dal 2010, rintracciato da una pattuglia dell’Arma alle porte di Poggibonsi, mentre era a bordo di una vettura guidata da un altro cittadino extracomunitario.

Dopo l’alt della pattuglia, i militari hanno notato che il passeggero ha iniziato ad agitasi, rifiutandosi da prima di fornire i propri documenti e poi dicendo di esserne sprovvisto.

Una volta in caserma sono state prese le impronte digitali e scoperto immediatamente l'ordine di cattura: il giovane, infatti, al momento dell’accesso in Italia, aveva fornito false generalità ed aveva dichiarato di essere cittadino proveniente da paese in guerra avanzando richiesta di asilo. Gli accertamenti eseguiti, avevano permesso poi di accertare che l’uomo era giunto clandestinamente, sottoscrivendo documenti falsi per il rilascio del permesso di soggiorno al quale però poi non aveva fatto seguito, rendendosi di fatto irreperibile sul territorio italiano. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso il domicilio di un connazionale regolarmente presente sul territorio nazionale, dove sconterà gli arresti domiciliari per 7 anni, così come predisposto dalla precedente condanna.

Il secondo ad essere finito nelle maglie della rete dei controlli dei Carabinieri, è stato un cittadino italiano, pugliese, D.P. di 39 anni, ricercato dallo scorso mesi di novembre 2014, condannato per rapina.

L’uomo è stato fermato da una pattuglia dell’Arma che stava eseguendo dei controlli nella periferia di Colle Val D’Elsa, nei pressi di alcune abitazioni isolate: D.P. ha spiegato ai carabinieri di trovarsi in Toscana per questioni di lavoro e di essere ospitato da alcuni parenti residenti a Colle. Una volta effettuato il controllo, l’uomo non ha opposto alcuna resistenza ai militari che immediatamente lo hanno arrestato e, anche in questo caso, dopo le formalità di rito, lo hanno sottoposto alla detenzione domiciliare.

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