Furti a raffica alla Piscina Olimpia

COLLE DI VAL D'ELSA — E' dall'inizio dell'apertura della stagione estiva che nel parco della Piscina Olimpia si susseguono furti in cadenza quasi giornaliera. In prima battuta potevano sembrare quasi una casualità, ma adesso inizia a diventare un vero e proprio disagio. Ciabatte, teli, indumenti, ma anche oggetti di valore lasciati incustoditi dai bagnanti. Inutili le lamentele dei fruitori della piscina: all'ingresso fa bella mostra di se un cartello che esplicitamente esclude la dirigenza della Piscina Olimpia da qualsiasi tipo di responsabilità per oggetti lasciati incustoditi nel parco dell'impianto natatorio. Con una dinamica semplicissima: un tuffo in piscina, relax nell'acqua o a bordo vasca e al ritorno nella pineta o nel prato l'amara sorpresa. Un disagio notevole che adesso rischia di far allontanare anche i clienti dalla stessa struttura. Commenti e testimonianze sul caso si sono susseguite in questi giorni anche su alcuni social network e in quasi tutti i casi il finale era sempre lo stesso: “Senza provvedimenti esemplari non torniamo più in piscina”. Difficile a questo punto pensare e dei furti messi in atto con chirurgica precisione, forse molto più semplice additare le responsabilità a gruppetti di ragazzi pronti a vantarsi di qualche bravata. Ma il disagio resta. E per il momento neppure una facile soluzione al problema. L'unica potrebbe essere quella di installare un impianto di videosorveglianza su tutto il parco, ma i costi sono decisamente esorbitanti e né l'amministrazione comunale né tanto meno la Cooperativa Olimpia che gestisce la struttura si possono permettere. Rimane il senso civico e forse la fortuna di riuscire a “beccare” sul fatto i ladri della Piscina Olimpia.

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