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Musk “Neuralink traduce in testo i pensieri dei pazienti con problemi neurologici”

ROMA (ITALPRESS) – Milioni di persone in tutto il mondo affette da problemi neurologici vivono prigioniere del proprio silenzio: formulano pensieri chiari ma il loro corpo non riesce a esprimerli verbalmente. Per questo Neuralink di Elon Musk punta a superare anche questa barriera e si prepara ad avviare una sperimentazione clinica negli Stati Uniti, utilizzando […]



ROMA (ITALPRESS) – Milioni di persone in tutto il mondo affette da problemi neurologici vivono prigioniere del proprio silenzio: formulano pensieri chiari ma il loro corpo non riesce a esprimerli verbalmente. Per questo Neuralink di Elon Musk punta a superare anche questa barriera e si prepara ad avviare una sperimentazione clinica negli Stati Uniti, utilizzando un impianto cerebrale capace di tradurre i pensieri direttamente in testo. “E’ fondamentale capire che un dispositivo impiantabile può risolvere concretamente questi problemi – afferma Musk -. Molti non se ne rendono conto, ma tutti i nostri sensi non sono altro che segnali elettrici inviati dai neuroni al cervello. Noi interveniamo su quelli”.L’obiettivo è, per l’appunto, restituire la parola attraverso l’attività cerebrale. La comunicazione verbale, infatti, interessa specifiche aree del cervello che si attivano inviando segnali ai muscoli della bocca, della lingua e della laringe. Patologie come paralisi cerebrale, ictus, sclerosi multipla, lesioni midollari o SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) interrompono questo circuito, impedendo ai segnali di trasformarsi in suoni. Le interfacce cervello-computer (BCI) come Neuralink registrano e decodificano questi impulsi direttamente dalla corteccia, convertendo l’intenzione di parlare in linguaggio digitale.L’azienda sta già conducendo cinque studi clinici tra USA, Canada, Regno Unito ed Emirati Arabi, e di recente ha ottenuto dall’ agenzia federale statunitense FDA – Food and Drug Administration – la designazione di “dispositivo innovativo” per il recupero della parola. Un esempio concreto è quello di Bradford G. Smith: affetto da SLA, Smith ha riacquistato una “voce” grazie all’impianto Neuralink e all’AI di Elon Musk. La tecnologia gli permette di controllare il computer con il pensiero e di utilizzare un sintetizzatore vocale che clona il suo vecchio timbro.Il chip Neuralink mira a risolvere una vasta gamma di problemi neurologici finora privi di cura. – Bradford G. Smith con la moglie e i tre figli – Photo courtesy of Bradford G. Smith – (ITALPRESS).

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