Attualità martedì 12 maggio 2015 ore 17:04
La figlia vice difende il babbo presidente
I giocatori del Siena girano un video contro Pianigiani e lo mettono su Facebook. Elena su tutte le furie: "Non lo accetto"
POGGIBONSI — Striscioni, cori e sfottò sono sempre stati alla base del calcio o meglio della cornice del mondo del pallone: chi perde viene deriso, meglio se in maniera simpatica e goliardica. Su questo c'è però un confine, dettato del buon gusto e dal buon senso, confine che, secondo una parte dei protagonisti, è stato ampiamente superato. Domenica scorsa infatti, la Robur Siena ha vinto il campionato di serie D, lasciando la piazza d'onore al Poggibonsi del presidente Pianigiani, dopo una stagione fatta di rincorse e inseguimenti nonché di scaramucce polemiche. Alla fine della partita festa grande negli spogliatoi dei bianconeri, con sfottò dei giocatori proprio contro il patron del Poggibonsi. Un coro con tanto di riferimento ad una maglia, la registrazione fatta da un telefonino e il video inserito sui social. E qui, la figlia del presidente Pianigiani, Elena, nonché vicepresidente della società di viale Marconi perde le staffe.
"Ritengo il contenuto del video a dir poco vergognoso. Il video, girato con un cellulare di un giocatore della Robur Siena e pubblicato sulla sua pagina Facebook, ritrae i calciatori con una t-shirt bianca con la scritta 'Pianigiani compraci sta' maglia', non capendone nemmeno il significato, ed intonando il relativo coro. Non accetto assolutamente questo tipo di video – ha scritto in una nota - dal tono denigratorio da parte dei tesserati della Robur Siena”. La nota della vicepresidente non si ferma qui, colpendo anche i sentaori della squadra di Ponte: “Che dei giocatori deridano un presidente è cosa indegna, come indegno è ancor di più il fatto che chi intona il coro siano figure calcisticamente mature, tra le quali alcune vantano numerose presenza in Lega Pro, B e persino in A, ma evidentemente poca professionalità hanno ereditato dal loro passato”.
Accuse contro i calciatori, dunque, ma al tempo stesso anche nei confronti della società bianconera che, per il momento, ha sorvolato sull'episodio: “In una diversa situazione o in momenti difficili per la Robur Siena – conclude Elena Pianigiani - mai i miei giocatori si sarebbero permessi di fare una cosa del genere, nè noi come società avremmo permesso di farlo e diffonderlo sui social network”.
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