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Attualità lunedì 11 maggio 2020 ore 17:06

Covid-19, il ruolo dell'infermiere

L'Usl sud est: "Figura fondamentale in questo periodo di emergenza. Ogni giorno in prima linea a fianco dei pazienti"



GROSSETO — Domani è la giornata internazionale degli infermieri ma a causa dell'emergenza coronavirus non si svolgeranno iniziative pubbliche legate alla ricorrenza. Per sottolineare il valore di questa professione, l'Oms ha dedicato l'anno in corso agli infermieri e alle ostetriche.

"E' proprio in questa situazione di criticità" sottolinea l'Ausl sud est "che il ruolo dell'infermiere è stato quanto mai determinante".

"Insieme ai medici e agli altri operatori in prima linea nella lotta al covid  - scrive l'azienda sanitaria- gli infermieri della Sud Est hanno dimostrato coraggio e dedizione per la loro professione, vissuta quasi come una missione al servizio della salute delle persone. Non hanno mai mollato, i nostri infermieri, nessuno si è tirato indietro, anche nei momenti più difficili, anche quando i segni delle mascherine indossate per molte ore erano evidenti e la stanchezza fisica e mentale c'era, indubbiamente. Hanno fatto squadra, come nella Asl Toscana sud est, è solito fare. Insieme nelle difficoltà, a sostenersi a vicenda, lottando spalla a spalla contro un nemico sconosciuto che ha fatto molte vittime.

L'emergenza Covid ha richiesto cambiamenti rapidi, nell'organizzazione del sistema, nella gestione dei pazienti e nello svolgimento del proprio compito, basti pensare alla fatica di lavorare coperti da capo a piedi da DPI, che vanno spesso cambiati e rendono affannosa la respirazione. Gli infermieri e tutti gli altri professionisti in generale hanno colto la sfida, tuttora in essere, e la stanno portando a termine.

Oltre all'aspetto assistenziale, gli infermieri si sono fatti carico della sofferenza psicologica ed emotiva dei pazienti che, isolati nei reparti covid dell'ospedale Misericordia o del San Donato o in sorveglianza domiciliare, non potevano avere contatti con i propri cari. Come nella natura della loro professione, per tutto il tempo dell'emergenza sono rimasti a fianco dei pazienti impauriti e lontani dagli affetti, anche solo con uno sguardo di speranza e di empatia al di sopra delle mascherine. Seppure provando a volte timore e incertezza, come è normale che sia, hanno sempre saputo conciliare professionalità e umanizzazione della cura.

In questi mesi, la sinergia tra tutto il personale che si è trovato a sostenere questa difficile prova è stata forte, l'integrazione professionale è stata la chiave di volta per riuscire a superare la crisi e tutelare la salute dei cittadini".


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