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Attualità mercoledì 03 giugno 2015 ore 13:58

Nubi su Palazzo Pretorio

La Regione non invia il progetto del recupero al Genio Civile, i tecnici del Comune chiudono alcune aree. In campo gli avvocati, sindaco tranquillo



CERTALDO — C'è qualcosa che non torna sul progetto di recupero di Palazzo Pretorio visto che, attraverso una nota, il Comune ha fatto sapere che dopo alcuni sopralluoghi effettuati dai dipendenti comunali per il restauro e consolidamento della struttura, ha rilevato che il progetto non era stato trasmesso al Genio Civile della Regione Toscana ed ha quindi deciso di inviargliene copia per ottenere alcuni chiarimenti in merito. A seguito degli accertamenti svolti ha anche deciso, in via cautelativa, di sospendere l’accesso ad alcuni spazi oggetto dei sopra citati lavori, in attesa del pronunciamento in merito del Genio Civile; Palazzo Pretorio resterà comunque aperto al pubblico sia come spazio museale, che come sede di matrimoni e dei numerosi eventi culturali in calendario.

L'attuale responsabile comunale dei Lavori Pubblici, nominato dal sindaco Giacomo Cucini dopo il suo insediamento ad agosto 2014, ha rilevato, infatti, il mancato deposito della pratica strutturale al Genio Civile di Firenze, sollevando il dubbio se tale incombenza dovesse essere svolta o meno; peraltro, dopo aver svolto alcuni accertamenti sul progetto e sui lavori, sarebbe emerso che la realizzazione di alcune opere sia avvenuta in difformità alle perizie suppletive approvate.

Preso atto di questo stato di cose, ha trasmesso questa mattina al Genio Civile copia del progetto per togliere ogni dubbio in merito facendo chiudere, in via cautelativa, l’accesso al pubblico di alcuni spazi: il Torrione situato sul retro del Palazzo, le ex carceri maschili, la torre dell’orologio con il camminamento sopra i merli, le stanze denominate “scrittoio del Vicario” e “Camera del cavaliere”, il percorso pedonale esterno al Palazzo e vicino al Torrione, oltre a transennare un lato delle mura del giardino della Casa da tè.

Le chiusure non impediranno comunque l'apertura al pubblico di Palazzo Pretorio, della nuova biglietteria con annesso bookshop, delle sue sale espositive, dei suoi giardini, della ex chiesa di San Tommaso e Prospero, sia come spazi museali, che come luoghi di svolgimento di matrimoni e sedi di mostre e importanti eventi culturali.

“Sulla regolarità e sull’efficacia degli interventi di restauro di Palazzo Pretorio, le competenze sono sempre state e rimangono in capo ai tecnici, come prevede la legge - dice il sindaco Giacomo Cucini – quindi la Giunta comunale, se da un lato non esprime valutazioni che non le competono, dall’altro sostiene anche quanto l’ufficio tecnico reputa giusto fare per verificare la buona e regolare esecuzione dei lavori svolti. Anche se questo impedirà, di fatto, di godere di alcuni spazi del Palazzo, è importante che il museo possa restare aperto e le attività previste svolgersi regolarmente, con l’obiettivo di proseguire nei programmi di sviluppo in campo turistico e culturale che questa amministrazione si è data e che hanno fatto ottenere ottimi risultati in termini di presenze e gradimento”.

“Su Palazzo Pretorio era già in corso un’indagine della Corte dei Conti di Firenze relativa al conferimento di alcuni incarichi, ma l’iniziativa presa dal nostro ufficio tecnico non nasce in relazione con quella vicenda - ricorda il sindaco - l’azione del nostro ufficio muove dalla constatazione di alcune possibili criticità tecniche che richiedono chiarimenti da parte degli organi tecnici competenti, in attesa dei quali crediamo sia doveroso autotutelarsi con le disposizioni che sono state prese. In previsione di riferire al prossimo Consiglio Comunale, che si svolgerà a metà giugno, convocherò appena possibile i capigruppo del Consiglio comunale per informarli in merito”.


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