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Attualità martedì 14 giugno 2016 ore 14:22

Sfratti, il Comune corre ai ripari

L'assessore Filomena Convertito

Aperto il bando per contrastare la morosità incolpevole: strumento per l'emergenza abitativa



POGGIBONSI — Apre il bando per contrastare gli sfratti per morosità incolpevole che sarà pubblicato da domani, 15 giugno. Saranno a disposizione quasi 65mila euro di fondi ministeriali finalizzati all’erogazione di contributi per la prevenzione dell’esecutività degli sfratti per morosità e quindi destinato alle persone in temporanea difficoltà economica determinata dalla perdita o dalla diminuzione della loro capacità reddituale in conseguenza della crisi economica. “E’ uno strumento utile che contribuisce ad arginare l’emergenza abitativa – dice l’assessore alle Politiche Abitative e alle Politiche Sociali Filomena Convertito – E’ di fondamentale importanza poter riproporre anche quest’anno questa linea di intervento che il Governo ha riservato alle città ad alta tensione abitativa. L’anno passato questo bando ci ha permesso di aiutare a risolvere una situazione di grave emergenza abitativa per ben 14 famiglie che si trovavano nella condizione di morosità incolpevole”. Ovvero una situazione di morosità determinata da mobilità, cassa integrazione, licenziamento, malattia, cessazione attività imprenditoriale e altro. “Un problema – prosegue Convertito - che si è acutizzato negli ultimi anni a causa della crisi ed al quale rispondiamo attraverso le risorse riservate a questo bando ma anche tramite le risorse dedicate dal bando regionale sempre destinato alla morosità incolpevole di prossima pubblicazione”. Per partecipare al bando sarà possibile presentare domanda fino ad esaurimento delle risorse disponibili e comunque non oltre il 31 dicembre 2016.

Per partecipare è necessario essere in possesso di determinati requisiti, oltre alla pendenza di una procedura di intimazione di sfratto per morosità, e di una serie di condizioni che attestano la sopraggiunta morosità incolpevole: che almeno uno dei componenti del nucleo familiare sia un lavoratore dipendente, autonomo, o precario colpito dagli effetti della crisi economica con conseguente perdita o sensibile riduzione della capacità reddituale; malattia grave, infortunio o decesso di un componente il nucleo familiare che abbia comportato la riduzione del reddito o la necessità di far fronte a spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza; reddito ISE non superiore a 35.000 euro e valore ISEE non superiore a 26.000; non titolarità, da parte di tutti i componenti del nucleo familiare richiedente, di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile a destinazione abitativa, fruibile ed adeguato al nucleo familiare ubicato sul territorio provinciale.

L’entità del contributo è stabilito nella misura massima di 8.000 euro da erogare con tre modalità diverse. In caso di rinuncia alla prosecuzione dell’iter della procedura di sfratto da parte del proprietario, il contributo sarà pari alla morosità pregressa, fino ad un massimo di 8000 euro. Nel caso di proprietario disponibile al differimento dell’esecuzione dello sfratto, l’importo erogato sarà pari alle mensilità del periodo di differimento (non inferiori a 3 mesi) oltre ad un massimo di 3 mensilità di morosità pregressa. In caso di stipula di un nuovo contratto di locazione, per un alloggio diverso da quello oggetto di procedura esecutiva di sfratto, il contributo sarà pari a tre mensilità del nuovo contratto di affitto.

La domanda, compilata sugli appositi moduli, dovrà essere accompagnata da una serie di documenti richiesti fra cui la dichiarazione di disponibilità del locatore, pena l’esclusione dal contributo. Tutta la documentazione, che sarà pubblicata anche sul sito del Comune, è disponibile presso la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa che si occuperà di raccogliere le domande e di seguire l’iter. La domanda deve essere presentata a mano presso la FTSA nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e il martedì e mercoledì dalle 15 alle 18.


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