Ranza: è Alta Sicurezza

A distanza di poche settimane dall'ultima presa di posizione da parte dei sindacati, tornano ad essere sottolineati alcuni aspetti fondamentali relativi alla situazione del carcere di Ranza: “Siamo a denunciare la gravissima situazione in cui si sta venendo nuovamente a trovare la Casa di Reclusione di San Gimignano, che nel frattempo l’Amministrazione Penitenziaria ha destinato esclusivamente ad ospitare detenuti in regime di Alta Sicurezza. Non solo non sono arrivati gli stanziamenti economici promessi per adeguare la Struttura alla nuova destinazione speciale d’uso, ma anche i primi tenui segnali d’incremento della Forza Operativa di Personale sono ormai svaniti”. E' con queste parole che la Cisl Toscana si trova a commentare la difficile situazione della struttura penitenziaria di San Gimignano che, sempre secondo i dati in possesso delle organizzazione sindacali, su una pianta organica di 248 persone vede invece l'impiago di sole 205 unità. “Ma parliamo di numeri sulla carta, perché effettivamente operativi a San Gimignano sono solo 159 dipendenti: del personale assente a vario titolo, circa 10 Persone lo sono per provvedimenti disposti dall'ufficio di competenza, mentre il resto lo sono per disposizioni del DAP”.

Oltre a queste carenza si registra anche un completo disinteressamento da parte degli organi dirigenziali, perché, come ha affermato la Cisl il Comandante si è trasferito nella sede Sud senza che nessuno sia stato nuovamente incaricato di 'prenderne il posto.

“Se a questo abbiniamo che è in scadenza, dopo tre anni, l’incarico provvisorio all’attuale Direttore dell’Istituto, abbiamo ragione di temere che San Gimignano possa ritrovarsi non solo gravemente carente di Personale di Polizia Penitenziaria nei vari Ruoli, ma anche del vertice con possibile assenza di Direttore e Comandante”. Tutte domande e considerazioni che la Cisl formula agli organi competenti, in attesa di risposte urgenti e immediate, prima di sollevare, nelle prossime settimane, un'agitazione sindacale.

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