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Attualità domenica 09 luglio 2023 ore 08:00

Non autosufficienza, 7 milioni per l'assistenza a casa

mano nella mano caregiver

La Regione ha varato un bando per accogliere progetti di aiuto domiciliare alle persone in difficoltà. Tre le azioni finanziate, ecco quali sono



FIRENZE — Sette milioni per assistere a casa le persone non più autosufficienti, favorendone la permanenza o il rientro nel proprio ambiente domestico: è questo l’obiettivo di un intervento approvato dalla giunta regionale toscana su proposta dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli e che prevede un apposito bando entro il quale le Società della Salute e le Zone distretto potranno presentare progetti per accedere ai fondi nell’arco di due anni per azioni di sostegno all'assistenza socio-sanitaria domiciliare. Le domande di finanziamento possono essere presentate fino al 24 Luglio.

“Questo intervento di sostegno all'assistenza domiciliare – evidenzia Serena Spinelli – è aggiuntivo rispetto ai servizi ordinari. L’obiettivo è quello di rafforzare le prestazioni e i servizi che possono consentire alla persona non autosufficiente di non lasciare o di far ritorno nella propria casa e nel proprio ambiente familiare, potendo ricevere assistenza e cure che garantiscano una migliore qualità della vita". 

I progetti saranno avviati dopo la firma della convenzione tra la Società della salute/Zona distretto e la Regione Toscana e si concluderanno il 31 Dicembre 2024. Gli interventi attivati saranno erogati sotto forma di Buoni-servizio.

Le azioni finanziate sono tre: la prima è destinata a potenziare i servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio, la seconda è rivolta alla cura ed al sostegno familiare di persone affette da demenza, la terza all’ampliamento del servizio di assistenza familiare. Il bando è finanziato con risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc). Ecco le linee d'intervento.

Percorsi di continuità assistenziale

Il primo intervento si inserisce nell’ambito dei percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio. Per ogni potenziale destinatario, l'Agenzia di continuità ospedale-territorio predisporrà - prima delle dimissioni - un Piano individualizzato formulato sulle base delle specifiche necessità rilevate e l’elenco delle attività che potranno essere attivate presso il domicilio.

Il Piano individualizzato potrà prevedere la combinazione di più tipologie di intervento per un ammontare che può variare da un minino di 1.500 ad un massimo di 3.000 euro per ciascun destinatario.

Sostegno familiare di persone affette da demenza

La seconda tipologia di interventi riguarda i percorsi di cura e di assistenza a persone affette da demenza e ai loro familiari. L’azione favorisce l’accesso a servizi anche innovativi di carattere socio-assistenziale a persone con disturbi cognitivi e servizi di sostegno alle loro famiglie.

Anche in questo caso il destinatario riceverà un Piano individualizzato che potrà prevedere la combinazione di diverse tipologie di prestazioni consentendo la composizione di un pacchetto di interventi (attività di base di igiene, prevenzione cadute, informazione caregiver) il cui ammontare può variare da un minimo di 3.000 a un massimo 4.000 euro, erogabili attraverso un Buono servizio.

Ampliamento del servizio di assistenza familiare

L’azione finanzia l’erogazione di contributi economici alla spesa per un assistente familiare regolarmente assunto con contratto a tempo indeterminato. L’obiettivo dell’intervento è quello di ampliare il servizio di assistenza familiare e promuovere l’occupazione regolare.

L'azione è rivolta a persone ultra 65enni o anche di età inferiore nel caso di persone con patologie degenerative assimilabili al decadimento cognitivo con elevato bisogno assistenziale.

Il contributo è erogato attraverso un Buono servizio il cui ammontare mensile può variare da 200 a 800 euro a seconda della condizione economica del destinatario verificata attraverso l'attestazione Isee.


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