Lavoro venerdì 28 giugno 2024 ore 08:00
Vertenza AviCoop, accordo di tutela per i lavoratori
Il gruppo Amadori intende chiudere lo stabilimento, ma c'è un impegno alla reindustrializzazione del sito e per riproteggere gli oltre 200 dipendenti
MONTERIGGIONI — Si volta pagina nella vertenza AviCoop, l'azienda di lavorazione di tacchini del gruppo Amadori a Monteriggioni la cui proprietà vuol chiudere lo stabilimento: al termine del tavolo che si è tenuto ieri in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della giunta regionale, le parti siglano l’accordo che prevede tutele per gli oltre 200 lavoratori, anche per i 23 a tempo indeterminato.
Non solo, perché il documento include gli impegni dell’azienda per la reindustrializzazione del sito, l’intervento della Regione con specifiche misure sia a sostegno dei lavoratori (incentivo per la ricollocazione e formazione) sia per la ricerca del reindustrializzatore e a supporto del possibile futuro piano di impresa, la conferma infine dei ristori e delle tutele per i lavoratori avventizi, outplacement a carico dell’azienda a disposizione per tutti i lavoratori, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato.
“La soluzione di questa vertenza è importante sia per il ruolo svolto dalla Regione che per il profilo produttivo di un territorio che seguo con particolare attenzione”, è il commento del presidente Eugenio Giani.
A gestire il tavolo Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali del governatore, supportato dalle strutture di Arti e unità di crisi. Presenti il sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini e il presidente della Provincia di Siena David Bussagli, l’azienda e i sindacati di categoria.
Durante la trattativa sono intervenute le strutture della Regione che hanno verificato la praticabilità dell’ammortizzatore sociale per 6 mesi che l’azienda chiederà per i 23 dipendenti a tempo indeterminato, oltre a un incentivo all’esodo pari a 10 mensilità.
Per il capitolo reindustrializzazione del sito si è già dato avvio ad alcune prime azioni, cominciando dal primo incontro tra l’azienda e la direzione competitività e l’ufficio per l’attrazione di investimenti della Regione insieme a Comune e Provincia. Amadori ha indicato un proprio tecnico esperto, già direttore dei siti e che oggi si occupa di ‘progetti speciali’ per il gruppo, di seguire la parte relativa alla reindustrializzazione di Monteriggioni e sarà incaricato un advisor specializzato.
Saranno previsti sconti sull’immobile a vantaggio di chi vorrà rilevarlo ed è stato deifinito il bacino occupazionale dei dipendenti di Avicoop, favorendone la riassunzione presso il potenziale nuovo investitore.
Soddisfazione di Fabiani: “Voglio ringraziare le organizzazioni sindacali per la passione e la competenza con cui hanno lavorato al tavolo e l’azienda per aver raccolto le nostre richieste: abbiamo dovuto subire la scelta di cessare l’attività da parte di Amadori che ha comunque reso possibile un accordo innovativo soprattutto nelle parti in cui prevediamo tutele e ristori per i 180 lavoratori avventizi e cioè per coloro che non ne potrebbero usufruirne a norma di legge”.
“Riuscire a tutelare nelle crisi industriali i lavoratori precari - prosegue Fabiani - è la vera svolta che la Regione sta imprimendo insieme a sindacati e al sistema delle imprese L’accordo per gli avventizi di Amadori di Monteriggioni costituisce un altro importante precedente, al pari di quanto accaduto nel recente passato sia per gli stagionali di Ortofrutta del Mugello di Marradi, sia per i lavoratori in somministrazione di Gilbarco di Firenze. Adesso tutti impegnati per dare una nuova vita industriale al sito di Monteriggioni”.
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