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Cultura martedì 21 aprile 2015 ore 14:48
Un catalogo vicino ad una enciclopedia
Foto ed emozioni dell'ultima edizione di Mercantia: "Molti artisti vengono a Certaldo solo per essere presenti nella pubblicazione"
CERTALDO — E' uscito “Mercantia 2014 – la festa dei miracoli”, il catalogo fotografico della passata edizione del festival di teatro di strada più importante in Italia, edito dal Comune di Certaldo e Terzostudio. Si tratta del 25esimo catalogo nella storia di Mercantia, pubblicazione che con gli anni ha acquistato sempre più importanza nel settore, cambiando un po' i canoni artistici dello stesso Festival. Come ha spiegato il direttore artistico di Mercantia, Alessandro Gigli, infatti “molti artisti chiedono di partecipare a Mercantia anche per poter figurare su questa che potremmo definire, non banalmente, un'enciclopedia del teatro di strada. Nato come strumento di promozione dell'evento, il catalogo ha poi assunto un suo valore, crescendo di pari passo con la nostra manifestazione”.
Curato da Alberto Masoni con testi e grafica di Alice Masoni, il catalogo 2014 racconta l'ultima edizione del festival, la ventisettesima, attraverso la presentazione degli artisti italiani e internazionali che vi hanno partecipato. I testi si corredano con foto in bianco e nero dal forte impatto emotivo, scattate dai fotografi ufficiali di Mercantia 2014: Beatrice El Asmar, Michele Federighi, Alice Giadrossich, Vittorio Marrucci, Paolo Pastaccini, e dai fotografi del LABA, guidati dal docente Massimo Agus, ovvero Lisa Barcaiuolo, Giulia Bellè, Laura Mura, Andrea Palummo, Serena Rinaldi, Salvatore Rubino, Federica Scarcella e Anita Scianò; l'introduzione è affidata ai testi del direttore artistico Alessandro Gigli, del sindaco e dell'assessore alla cultura del Comune di Certaldo.
Per la copertina è stata scelta una foto di Andrea Palummo che ritrae il bacio tra una teatrante di strada “Lumì la fata illuminasogni”, e una bambina del pubblico, protratta verso l'artista. “Questa foto – ha detto un entusiasta Alessandro Gigli – mette in scena le due anime del festival, quella artistica e quella dello spettatore. C'è la volontà di far capire che Mercantia è anche un percorso sensoriale per ognuno di noi, ognuno di noi è protratto verso l'arte e la tocca, la vive a suo modo. Ma Mercantia resta comunque sempre il Festival della gente e delle forti emozioni, e non a caso abbiamo deciso di chiudere il catalogo con la foto di Vittorio Marrucci che ritrae le Cafelulè in volo sopra il pubblico, una foto che immortala bene la platea vigorosa del festival”.
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