Attualità venerdì 17 aprile 2015 ore 15:00
Una tesi tra accoglienza e solidarietà
Un vocabolario per i termini giusti per comunicare con i bambini sahrawi: alcune copie verranno stampate dal Comune per le associazioni
CERTALDO — Una tesi che darà una mano a gestire i contatti con i bambini sahrawi durante la loro permanenza a Certaldo e che è stata discussa nei giorni scorsi, all'Università per Stranieri di Siena, dalla certaldese Linda Rosi, che si è laureata in “Mediazione Linguistica e Culturale” con un lavoro dal titolo “Frasario italiano - arabo per l'accoglienza dei bambini sahrawi a Certaldo”.
Con la sua tesi, Linda Rosi ha creato una raccolta di frasi utili alla comunicazione per accogliere e gestire i bambini e gli accompagnatori del Sahrawi. Un testo strutturato, non a caso, in base ai diversi momenti della giornata, le diverse fasi del soggiorno, le attività da svolgere. Ogni parola italiana è affiancata dalla corrispettiva traduzione in arabo e dalla pronuncia. Una sezione speciale è poi dedicata alla sanità, poiché ai bambini vengono fatte fare sempre visite mediche, anche specialistiche ed è importante usare termini il più possibile esatti e comprensibili.
“Spero che questa pubblicazione diventi utile per il Comune e per tutte le associazioni e i volontari che ogni anno accolgono i bambini Sahrawi – ha detto Linda Rosi – questa tesi è stata infatti possibile grazie alla collaborazione con le associazioni Anthos, Cittadini senza confini, Scambi interculturali, Auser, Croce Rossa Italiana, Misericordia, SPI CGIL, Unicoop, e Andrea Mezzetti dell'associazione HURRIA”. Uno strumento utile per la cittadinanza in virtù di un percorso di accoglienza e di solidarietà verso bambini bisognosi. Anche per questo l'amministrazione comunale di Certaldo si è congratulata con Linda Rosi e si è detta onorata che una concittadina abbia deciso di laurearsi e approfondire il tema dell'integrazione linguistica con il popolo Sahrawi. Non solo: lo stesso Comune ha deciso di stampare alcune copie del manuale per distribuirlo alle associazioni che ogni anno accolgono i ragazzi sahrawi, con l'obiettivo di facilitare e favorire il dialogo e la relazione tra certaldesi e sahrawi durante il soggiorno.
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