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Politica martedì 11 agosto 2020 ore 15:00

"Maxi Unione? Sconcertante"

Volterra (foto di Piero Frassi)
Volterra (foto di Piero Frassi)

Per Volterra critica la proposta di Santi di riunire sotto lo stesse ente sovracomunale la Valdera e la Valdicecina: "Si guardi invece alla Valdelsa"



VOLTERRA — La lista di minoranza Per Volterra è intervenuta per criticare la proposta di una maxi Unione dei Comuni che metta insieme Valdera e Valdicecina.

"Leggere le parole di Santi su una possibile maxi unione di comuni è decisamente sconcertante, non solo per l'idea politica che c'è dietro, ormai nota a tutti e tendente a passare lo scettro del comando di Volterra e della Valdicecina a Comuni limitrofi e più popolosi, ma anche per la valutazione nel merito. Santi, partendo dal presupposto della presentazione a Capitale della Cultura, afferma candidamente che è anacronistico identificare il territorio in bassa e alta Val di Cecina, alta Valdera e Valdera, dimenticandosi completamente non solo della storia millenaria di territori diversi, ma anche delle caratteristiche di ognuno di essi. In un contesto storico, economico, sociale e culturale nel quale, a tutti i livelli viene ripetuto che accentrare è stato un errore grossolano e che la globalizzazione ha stravolto gli equilibri del pianeta, il sindaco di Volterra, forse per togliersi le castagne dal fuoco dal dover amministrare, esce con una proposta che definire anacronistica è il minimo". 

"E quello che lascia sconcertati è che lo fa portando ad esempio situazioni come quelle della viabilità e dell'ospedale, che tutto fanno pensare, tranne al fatto che a centri più popolosi di Volterra possa importare qualche cosa delle nostre realtà. Parlare di “rete sanitaria tra Volterra e Pontedera” mostra chiaramente la fallacità della proposta di Santi, soprattutto se consideriamo gli investimenti realizzati e non realizzati nelle due diverse sedi ospedaliere della stessa area: una potenziata e valorizzata, e l'altra lasciata per interi periodi senza professionisti, ambulatori o servizi attivi. Per parlare di rete che funziona dovremmo almeno poter dire che tutti i servizi di base sono garantiti in tutte le sedi, perché altrimenti parliamo di surrogato di luoghi di serie A e luoghi di serie B. Stessa cosa per le vie di comunicazione. La tratta ferroviaria che collega Pontedera a Cecina non ci sembra proprio che passi dal territorio di Volterra e dell'alta Val di Cecina, così come ricordiamo che Provincia o Regione abbiano sviluppato o abbiano previsto di realizzare vie di comunicazione nuove o diverse per il nostro territorio". 

"Qui non si tratta di essere campanilisti, ma di partire dal presupposto che “unire susine con angurie” solo per dire che devono stare insieme, rischia di schiacciare le susine rispetto alle angurie. 

"Il concetto identitario non parte dalla strenua difesa delle proprie mura, ma da uno sviluppo secolare di evoluzione civica e di antropologia territoriale. Dimenticarsi di tutto questo per costituire un'unica grande Unione di territorio, vorrebbe dire snaturare intere zone senza una linea di pensiero solo per volerle mettere insieme, oltre che “concedere la gestione del territorio” da chi, come Sindaco, dovrebbe tutelarlo ed amministrare. Queste sono valutazioni che il Sindaco dovrebbe fare se veramente tiene al Comune che amministra, anche se le sue parole dimostrano il contrario, soprattutto se preferisce mettere insieme Volterra con Cascine di Buti (solo per fare un esempio a caso), piuttosto che guardare al territorio della Val d'Elsa con San Gimignano, Colle di Val d'Elsa, Monteriggioni o Siena, storicamente a noi più vicine sia per cultura, che per caratteristiche". 


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