Attualità sabato 21 marzo 2015 ore 16:52
Addio commosso ad Armando Targi

Partigiano protagonista della resistenza, consigliere comunale a Poggibonsi: si è spento a 86 anni. Il ricordo del Sindaco Bussagli
POGGIBONSI — “Se ne è andato un combattente, un partigiano protagonista della resistenza e della liberazione, un grande poggibonsese che ha amato profondamente la sua città”. Sono queste le parole di cordoglio del Sindaco David Bussagli nel saluto ad Armando Targi, deceduto all’età di 86 anni. Armando Targi è stato fino a pochi anni fa presidente della sezione locale dell’Anpi, associazione in cui nel corso della sua vita ha rivestito ruoli importanti a tutti i livelli, compreso il nazionale. E’ stato consigliere comunale a Poggibonsi dal 1980 al 1990, anni in cui si è occupato prevalentemente di sanità e sociale con ruoli di presidente e membro di uno dei distretti sociosanitari.
“Il suo impegno per la sua città –
ha detto il Sindaco - è stato continuo. Armando è stata una di
quelle persone che ci ha insegnato che per certi valori si combatte
quotidianamente. Lo ricordiamo come una persona profondamente seria,
onesta e integerrima, legatissimo alla sua famiglia e a quei valori
di democrazia, di uguaglianza, di libertà che aveva contribuito a
costruire da giovanissimo durante la Liberazione e che poi ha
alimentato ogni giorno con il suo impegno nell’Anpi e con il
rispetto e l’attenzione che aveva in ogni cosa che faceva, sempre
con umiltà e con la massima serietà”.
Nato a Poggibonsi
nel 1928 Armando fu uno dei 108 giovani poggibonsesi che partirono
volontari nel gennaio del 1945 per i gruppi di combattimento del
nuovo esercito di Liberazione nazionale. Dopo essere stati
selezionati al centro di raccolta di Cesano di Roma i giovani vennero
destinati ad integrare i gruppi di combattimento fra cui la divisione
“Cremona”, quella di Armando.
“Alcuni mesi fa – ha
ricordato il Sindaco – gli era stata consegnata una pergamena
ricordo per la sua attività svolta. Armando è stato un grande
poggibonsese, parte della nostra storia. Una persona sempre
informata, attenta a quanto accadeva intorno a lui, e non solo nella
sua città. Sempre presente laddove c’era bisogno di ricordare chi
era caduto per la libertà, Armando ci ha insegnato prima di tutto ad
avere rispetto della memoria”.
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