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Attualità martedì 20 ottobre 2015 ore 15:03

Area Critica, taglio del nastro a Campostaggia

Stefano Scaramelli inaugura i nuovi locali dell'ospedale di Campostaggia

Scaramelli: "La sanità toscana un modello per tutto il Paese". Il paziente al centro dei servizi assistenziali



L’Area critica dell’ospedale di Campostaggia, a Poggibonsi, è ufficialmente inaugurata: un investimento molto sentito dai professionisti dell’Anestesia, Rianimazione e Cardiologia che hanno lavorato al progetto, a cui è arrivato il plauso del presidente della Terza Commissione regionale Stefano Scaramelli, dei sindaci della Valdelsa, del commissario Enrico Desideri e il ringraziamento del vice commissario Enrico Volpe dell’azienda USL7 di Siena.

“Il modello della sanità che stiamo sviluppando è un riferimento per il resto del nostro paese – ha affermato Scaramelli, che, dopo aver portato il saluto dell’Assessore alla salute Stefania Saccardi, ha allargato il discorso all’attuale fase di riordino del sistema sanitario toscano – perché quella che andiamo a definire con il contributo di tutti sarà sicuramente una riforma che parte da buone esperienze”.

Intanto l’ospedale di Campostaggia conferma il modulo per intensità di cure che vede l'Area Critica con due livelli assistenziali: la parte intensiva con quattro posti letto ad alta tecnologia destinati ad accogliere pazienti che necessitano monitoraggio continuo e intensivo delle funzioni vitali e l’Area sub-intensiva con otto posti letto destinati a pazienti prevalentemente cardiologici e comunque a pazienti che non necessitano di assistenza respiratoria invasiva.

“Il nostro compito – ha introdotto Enrico Desideri – è quello di mettere in piedi un’organizzazione sostenibile e rivolta ai bisogni del cittadino, realizzando un raccordo strutturato tra le comunità degli specialisti e dei medici di famiglia e rafforzando la rete degli ospedali sul territorio e quello che sarà il nuovo ruolo del distretto”.

L’Ospedale per “intensità di cura” è orientato già a questo: organizzato in aree che aggregano i pazienti in base alla maggiore o minore gravità del caso e al conseguente minore o maggiore livello di complessità assistenziale, garantisce continuità di assistenza, integrazione delle risorse e dei professionisti , valorizzando le competenze e le professionalità.


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