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Politica giovedì 06 maggio 2021 ore 14:46

Distilleria, si infiamma lo scontro politico

Sempre più incandescente il dibattito tra maggioranza e opposizione. L'oggetto del contendere è l'indizione di un consiglio comunale aperto sulla Deta



BARBERINO TAVARNELLE — Si inasprisce la discussione politica sulla questione della Deta. Il gruppo consiliare Centrosinistra di  Barberino Tavarnelle ha voluto esprimere in una nota un forte disappunto nei confronti del gruppo di opposizione. La questione riguarda l'istituzione di un consiglio comunale aperto a tutti i cittadini, per un confronto sulla ormai famigerata ciminiera della distilleria. 

“Il nostro gruppo - dice compatto Centrosinistra Barberino Tavarnelle - ha da subito espresso parere favorevole alla richiesta di un consiglio comunale aperto e ha immediatamente coinvolto l’opposizione affinché ci fosse un percorso unitario che mostrasse quanto la comunità fosse unita davanti ad eventi così importanti, anche per rispondere alla richiesta della cittadinanza che auspicava un percorso condiviso”.

Proseguono illustrando le varie tappe del dibattito consiliare, “In conferenza il capogruppo di Progetto Futuro aveva condiviso questa posizione ed aveva fattivamente collaborato alla definizione delle modalità di svolgimento dello stesso consiglio comunale che avrebbe dovuto, anche in accordo con il Comitato di Tutela della Valdelsa, vedere la partecipazione della Regione, di Asl e di Arpat in quanto enti coinvolti direttamente nel rilascio delle autorizzazioni. La loro presenza è indispensabile per fornire alla cittadinanza un quadro il più esauriente possibile dell’intera vicenda”.

Nella ricostruzione del gruppo di maggioranza viene spiegato che, a seguito del ricorso al Tar, viene chiesta la verifica della disponibilità dei soggetto coinvolti al confronto aperto. Il gruppo di Progetto Futuro però, sempre secondo la maggioranza, presenta una propria mozione, ignorando la proposta dell'azione condivisa.

E' qui che la sinistra va giù dura: "Questa vicenda riguarda tutta la comunità e il tentativo di “buttarla in caciara” non avrà altro risultato che quello di esacerbare gli animi e limitare il dialogo”.

Questo comportamento, accusano ancora, aumenta la tensione e getta benzina sul fuoco delle proteste dei cittadini, che si oppongono alla nuova ciminiera. Chiudono la nota con un'affermazione netta: “noi, al contrario, ci siamo. Ci siamo per l’intera nostra comunità e riteniamo che solo un lavoro serio e unitario possa portare ad un miglioramento dell’attuale situazione che è, oggettivamente, insostenibile. Siamo convinti che solo con il coinvolgimento di tutte le parti interessate si possano trovare le migliori soluzioni per l’ambiente, lo sviluppo sostenibile del territorio, la difesa del lavoro e della nostra cittadinanza, mantenendo salda la nostra fiducia nelle norme e nelle istituzioni”.

Una situazione, quella dell'ampliamento della produzione della Deta, che ormai sta creando una vera e propria frattura tra i cittadini.


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