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Attualità mercoledì 01 luglio 2020 ore 14:57
La Romea senese, una via da scoprire
Collega Firenze a Siena attraverso il Chianti. Una risorsa per il turismo verde. Il comune di Barberino-Tavarnelle deciso a investire
BARBERINO-TAVARNELLE — In questa estate di pandemia dove gli assembramenti sono vietati, passeggiare nelle campagne potrebbe essere la soluzione per unire vacanza, bellezza e attività fisica.
La Romea senese o anche Romea del Chianti era l'antico percorso collinare che collegava Firenze a Siena durante il Medioevo, un'antica strada ancora esistente che da alcuni anni è stata riscoperta sull'onda della della più famosa Francigena che attraversa la vicina Valdelsa. strada collegava Firenze a Siena e metteva in comunicazione la città gigliata alla Via Romea, era quindi un itinerario importante nella viabilità dell'epoca.
Dopo secoli di oblio da alcuni anni l'itinerario è stato riscoperto dai gruppi storici locali e da associazioni di pellegrini come la Comunità del Pellegrino di Firenze, che sono riusciti attraverso le fonti storiche a ricostruire il percorso.
La comparsa dei primi viandanti ha convinto anche i Comuni a valorizzare la strada nell'ottica di incrementare il flusso turistico legato al mondo dei camminatori. Proprio in questa direzione va il coordinamento dei Comuni coinvolti: Firenze, San Casciano, Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Monteriggioni, Castelnuovo Berardenga e Siena.
L'Amministrazione Baroncelli molto attenta a riscoprire la storia del proprio territorio è decisa ad investire in questa risorsa, giocando un ruolo fondamentale nell'economia del territorio.
La seconda tappa termina a San Donato in Poggio una delle frazioni del Comune e inoltre la bellissima Badia a Passignano è una delle mete ambite dell'itinerario, dove arte e buon vivere si uniscono creando un'atmosfera indimenticabile per i viandanti e soprattutto per gli amanti del vino.
E' proprio su questa sinergia che la la Giunta Baroncelli vuole puntare, un territorio ricco di valore nel quale il turista può scegliere il tipo di vacanza da fare, una fortuna che tante zone non hanno, ma che la comunità chiantigiana invece è consapevole di possedere.
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