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Attualità lunedì 27 giugno 2016 ore 15:11

Il "Calindri" a Leo Gullotta

I due attori premiati

Premiata anche la figlia d'arte Carlotta Proietti



CERTALDO — Si è tenuta venerdì scorso al Cinema Teatro Multisala Boccaccio la cerimonia della diciassettesima edizione del Premio Ernesto Calindri. Sul palco, presentato dai figli di Ernesto, Gilberto e Marco Calindri, assente il più giovane Gabriele, sono saliti Leo Gullotta e, per la categoria “Attore Emergente”, la giovane figlia d'arte Carlotta Proietti.

Sul palco durante la serata si sono alternati i figli di Calindri, che hanno fatto rivedere e commentato spezzoni di interviste e spettacoli del padre Ernesto, il sindaco Giacomo Cucini, l'assessore alla cultura Francesca Pinochi, e i due attori premiati, che hanno parlato della loro professione dando anche un saggio della loro bravura.

“Siamo lieti di aver accolto un attore di grande esperienza e di riconosciuto valore artistico come Leo Gullotta in una serata che è stata davvero emozionante – ha commentato il sindaco, Giacomo Cucini – perchè oltre ad onorare la memoria di un grande e instancabile artista di teatro, come è stato Ernesto Calindri, abbiamo potuto conoscere un altro grande attore dei giorni nostri. Leo Gullotta è un grande attore che si è rivelato di grande spessore umano, abbiamo condiviso le riflessioni in favore del valore della professione artistica, e dei valori della vita cui è collegata. Nelle sue parole c'è stato spazio per i diritti, i migranti, la dignità personale e il rispetto delle vite e delle persone. Siamo stati anche felici di aver potuto premiare una giovane figlia d'arte come Carlotta Proietti – conclude il sindaco – in lei, giovane e poliedrica attrice, con una voce meravigliosa, sono racchiuse doti e talento. Ringrazio infine i fratelli Calindri, che hanno condotto la serata in maniera egregia, facendoci ricordare la figura di un padre capace di recitare qualsiasi cosa. E' grazie a loro e a chi sostiene questo premio che possiamo rinnovare, ogni anno, il Premio Ernesto Calindri, un premio che mette al centro la professione, quella vera, fatta di impegno e studio. La sala piena di persone ci ha ricordato il valore della cultura e del teatro per la vita di un'intera comunità”.


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