Il viaggio di Manuela lungo la via Francigena

Parla la colligiana che ha completato il percorso fino a Roma in 14 giorni. Viaggio in solitaria, con il suo zaino apprezzando le piccole grandi cose

COLLE VAL D'ELSA — Abbiamo intervistato Manuela Lelli, la colligiana che questi giorni ha percorso a piedi la Francigena fino a Roma, per capire le sue motivazioni.

Manuela, come nasce quest'esperienza?

Quando ho iniziato ad apprezzare la bellezza del nostro paese e le potenzialità che ci sono, mi è venuto il desiderio di vederlo da un'altra prospettiva. Così ho deciso di mettermi nei panni di un pellegrino ed affrontare questo viaggio. Ho solo preso zaino e mille cose inutili che ho lasciato per strada.

Cosa hai provato durante il viaggio?
La partenza verso l'ignoto fa molta paura, soprattutto in solitaria. Ma il cammino ti porta a trovare persone che ti sostengono e che ti aiutano a capire quanto vali. Frase forse retorica ma che ha un valore incredibile, come l'acqua. Sembra così scontata ma in questo viaggio ho compreso l'importanza di una fontana, di un albero che ti fa ombra, di una pergola o capanno che ti possano riparare dalla pioggia. Di un sorriso di una persona...

Hai sperimentato la solitudine?
Sono partita sola, ma non sei mai sola, perché trovi sempre un aiuto anche quando sembra tutto nero. Ho sperimentato che spesso si interagisce più tra sconosciuti che tra conoscenti da una vita. Eppure ho compreso che noi esseri umani non possiamo stare soli, abbiamo un'esigenza di socializzare.

Fisicamente è stato uno sforzo pesante?
Posso dire che forse 330km in 14 giorni li possono fare tutti, ma con delle accortezze. Con 40 gradi serve veramente grande forza fisica. Prima della partenza ho scritto delle frasi motivazionali lungo il tratto della variante di Colle. Parlando al cuore si può avere molto in cambio...

Cosa ti ha lasciato questo viaggio?
Questo viaggio può veramente cambiare la prospettiva delle persone, ma soprattutto ridare quella sana autostima e insieme riprendere consapevolezza dei nostri vecchi valori. Adesso ho molte idee per poter dare valore alla Valdelsa...

Vuoi fare una dedica?
"Questo viaggio lo voglio dedicare al mio paese, a Colle, e alla mia famiglia. Un grazie speciale a Gianluca Stefanelli e Davide Bottacin che sono stati i miei amici di viaggio . Abbiamo cura di dove viviamo perché abbiamo un potenziale incredibile.

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