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Attualità mercoledì 20 luglio 2016 ore 15:47

Cosche mafiose, arresto a San Gimignano

Operazione "Alchemia" di Polizia e Dia ha portato all'arresto di oltre 40 persone



SAN GIMIGNANO — C'è anche un arresto eseguito a San Gimignano all'interno dell'operazione “Alchemia” portata a termine da Polizia e Direzione Investigativa Antimafia che hanno arrestato 42 persone appartenenti ed affiliati alla `ndrangheta delle cosche di Reggio Calabria “Raso – Gullace – Albanese” e “Parrello – Gagliostro”, indagati per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, intestazione fittizia di beni e società.
L'attività investigativa ha svelato il grande interesse degli appartenenti alle citate consorterie della `ndrangheta per diversi settori “strategici”, quali il movimento terra, l´edilizia, l´import-export di prodotti alimentari, la gestione di sale giochi e di piattaforme di scommesse on line, la lavorazione dei marmi, autotrasporti, smaltimento e trasporto di rifiuti speciali, con l´individuazione di società intestate a prestanome.
Tra le altre cose, secondo la nota diffusa dalla Polizia di Stato, sono state comprovate relazioni con esponenti della politica reggina, anche a livello nazionale, funzionali ad un reciproco scambio di favori, che hanno confermato l´interesse che le cosche hanno nel coltivare le indispensabili connessioni con il mondo politico. Altri rapporti intrattenuti con le medesime finalità sono stati riscontrati con funzionari dell´Agenzia delle Entrate e della Commissione Tributaria di Reggio Calabria. Nel Comune di San Gimignano, è stata notificata la misura degli arresti domiciliari, emessa nei confronti del socio di un’azienda, con sede in un’altra provincia della Toscana, lì domiciliato anche se residente a Reggio Calabria.

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Siena, insieme ai colleghi delle Squadre Mobili di Firenze e Genova hanno eseguito il provvedimento cautelare nella mattinata di ieri, 19 luglio, contestualmente agli altri, rintracciandolo nella sua abitazione.

L’azienda di cui è socio è stata invece perquisita e sottoposta a sequestro preventivo, come disposto dal GIP. Numerose le attività illecite portate avanti negli anni da tutte le persone interessate dalla vicenda, da imprenditoria di vario genere, a movimento terra fino ad operazioni immobiliari.


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