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Lavoro venerdì 26 marzo 2021 ore 13:00

Crisi Douglas, 17 negozi a rischio in Toscana

Sono 17 le profumerie interessate da una riorganizzazione tra quelle presenti in Toscana, a rischio di chiusura e conseguenti licenziamenti



FIRENZE — Douglas Italia ha annunciato ai sindacati una lista di punti vendita oggetto di riorganizzazione, sono 128 in tutta Italia per un totale di 457 lavoratori, soprattutto donne, impiegate come commesse nelle profumerie e a rischio del licenziamento. 

Sarebbero 17 i negozi interessati dal piano di riorganizzazione in Toscana di cui 11 saranno chiusi a due anni dall'acquisizione delle catene La Gardenia e Limoni da parte della multinazionale. 

La Filcams Cgil ha dato per prima la notizia "Douglas Profumerie ha comunicato che entro Gennaio 2022 chiuderà 128 negozi in Italia su 507, 500 in Europa su 2.400" ed ha aggiunto "Al momento risultano coinvolti i negozi di Poggibonsi (già chiuso), Calenzano, Pisa, Venturina, Navacchio, Montecatini Terme, Piombino, Follonica, Pistoia, Siena e Borgo San Lorenzo".

I punti vendita per i quali è prevista la riorganizzazione dovrebbero essere 17 in tutta la Toscana, 2 a Firenze che ha negozi in viale dei Mille, via Panzani e via Milanesi oltre che in provincia, 1 a Prato che ha negozi in Corso Garibaldi, Via Ricasoli, via Targetti, via Pistoiese, Parco Prato ed altri in provincia, 3 a Siena che ha negozi in via Banchi di Sotto, piazza Matteotti, Via Massetana Romana ed altri in provincia, 3 a Pisa che ha negozi in via Matteucci e Corso Italia oltre che in provincia, 2 a Livorno che ha negozi in via Gino Graziani, via Grande, via Ricasoli ed altri in provincia, 2 a Pistoia che ha negozi in piazza Gavinana e via Buozzi, 2 a Grosseto che ha negozi in Corso Carducci, via della Pace, Via Ecuador, 1 a Massa che ha negozi in via Marina Vecchia e via Massa Avenza oltre che in provincia, ed 1 ad Arezzo che ha negozi in Corso Italia e viale Giovanni Amendola oltre che nella provincia.

 Filcams, Fisascat e Uiltucs si sono opposti ricorrendo al ministero dello Sviluppo Economico e chiamando l'azienda al tavolo. Un incontro sarebbe in programma per il 9 Aprile per chiedere il piano di riorganizzazione e chiarire il capitolo della salvaguardia occupazionale.

Sulla vertenza è intervenuta la consigliera regionale Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Lavoro e Attività Produttive che ha espresso solidarietà ai dipendenti della catena che "improvvisamente e in piena emergenza economica e sociale hanno ricevuto la notizia del loro futuro licenziamento. Una scure occupazionale inaccettabile che colpirà soprattutto donne, la quota maggiore dei lavoratori della catena di profumerie". Galletti ha chiesto alla Regione Toscana di "Aprire immediatamente un tavolo di crisi e chiedere al MiSe di fare altrettanto, visto che già dal 9 Aprile l'azienda dovrebbe rendere noti il piano commerciale, i criteri utilizzati per redigerlo e quali sono le misure che intende mettere per la salvaguardia occupazionale".

Il consigliere regionale Pd, componente della commissione Sviluppo economico e lavoro, Marco Niccolai ha risposto “In questi giorni sono stato in contatto con le organizzazioni sindacali proprio per seguire la vicenda dell’annunciata chiusura dei punti vendita da parte della proprietà: 17 in Toscana. Già nei giorni scorsi ho informato e preannunciato al consigliere del presidente Giani per le vertenze aziendali, Valerio Fabiani, la richiesta delle organizzazioni sindacali per un intervento della Regione nella vicenda. Fabiani mi ha assicurato che la Regione si attiverà fin da subito per una questione che riguarda non solo la Toscana ma l’intero territorio nazionale”. 


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