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Attualità lunedì 11 maggio 2015 ore 15:30

Granfondo, due facce della stessa medaglia

Impeccabile organizzazione, la Colligiana non gradisce. Violenza nello stadio, il presidente contro il Comune. Andreucci: "Pronti per questi eventi"



COLLE DI VAL D'ELSA — Se da una parte la Granfondo Vernaccia Città del Cristallo è stata apprezzata da organizzatori e partecipanti per la veste della nuova location e soprattutto per l'accoglienza, c'è chi invece non ha apprezzato molto questo genere di manifestazione. Soprattutto se, a pochi metri di distante l'una dall'altra, c'era in programma una altrettanto importante, quanto sentita manifestazione. Nel raggio di duecento metri, quasi 1500 ciclisti della Granfondo e tutti gli spettatori dell'ultima giornata del campionato di calcio di serie D tra Colligiana e Poggibonsi. La macchina organizzativa che da mesi stava dietro a tirare le fila del doppio evento, soprattutto per la questione legata alla sicurezza, aveva studiato tutti nei minimi dettagli: incroci, parcheggi, divieti e chiusura del traffico. Con le due tifoserie che, all'esterno dello stadio, non dovevano entrare in contatto. E così è stato, perché per quanto riguarda i ciclisti tutto è filato liscio, così come è filato liscio l'ingresso allo stadio delle due tifoserie.

Ma al termine del derby ecco che supporter giallorossi da una parte e biancorossi dall'altra sono entrati in contatto, scambiandosi non gli sfottò di rito come usa sugli spalti, bensì qualcosa di più violento. Minuti di tensione, poi di nuovo la calma. Con il presidente della Colligiana Massimo Rugi che perde le staffe e si mette ad accusare tutti, dall'amministrazione comunale che aveva sottovalutato gli eventi alle forse dell'ordine in numero insoddisfacente. Fatto sta che comunque i fatti violenti sono avvenuti non solo dentro stadio, ma bensì dentro al rettangolo verde, luogo dove, secondo le ultime regole in fatto di sport, vige la sorveglianza e soprattutto la responsabilità solo e soltanto delle società che ospitano la gara. Il tutto esaurito negli alberghi e nelle strutture ricettive, il nome di Colle che ha fatto il giro del mondo, non è stato dunque apprezzato da tutti.

“Siamo pronti per ospitare questi tipi di manifestazioni – ha detto l'assessore allo sport e alla cultura del Comune di Colle Lodovico Andreucci - per fa rivivere finalmente questi nostri luoghi. Naturalmente serve ancora una volta calma, studio, analisi, organizzazione e programmazione. Una manutenzione del modo di operare, seguendo alcuni semplici passaggi, ovvero capire le potenzialità e fare di tutto per sfruttarle”. Un week end di sport che ha sottolineato alcuni aspetti di logistica e di organizzazione a livello generale, perché sopportare e supportare due eventi di questa portata avrebbe messo in difficoltà chiunque. Non Colle, che in questo caso ha risposto in maniera positiva. Al di là di ciò che è successo dentro allo stadio, episodi di violenze che, probabilmente, sarebbero accaduti comunque, come ha sottolineato in una nota lo stesso giovane assessore colligiano: “Purtroppo una bella giornata come quella del 10 maggio è stata macchiata sul finale da alcuni facinorosi che non si riconoscono nei valori portanti dello Sport ed utilizzano lo stadio come un

campo di battaglia”.


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