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Attualità mercoledì 28 ottobre 2015 ore 08:38

"I salumi toscani sono sicuri e genuini"

Una tradizione toscana

Filippo Renieri titolare del salumificio poggibonsese noto in tutto il mondo dice la sua ai microfoni della Rai: "No ai compromessi"



POGGIBONSI — La polemica riguardo alla qualità della maggior parte degli insaccati ritenuti tossici per i consumatori ha fatto sobbalzare sulla seggiola produttori e toscani in genere, in una terra in cui la carna lavorata non è solo una tradizione che si tramanda da secoli, ma anche un'industria che in fondo all'anno fattura milioni9 di euro ed esporta in tutto il Mondo. Come la Valdelsa, dove insistono diverse aziende di insaccati, e che hanno deciso di uscire allo scoperto per tutelare il proprio lavoro, quello dei propri dipendenti e soprattutto la qualità dei prodotti che arrivano sulle tavole italiane.

Filippo Renieri, Presidente del salumificio Renieri di Poggibonsi è intervenuto a Rai Radio1 asserendo senza tanti giri di parole che “i salumi degli artigiani toscani sono genuini e sicuri perché abbiamo sempre detto no ai compromessi”. Si parte dunque dal presupposto che non tutti i territori sono uguali, non tutte le lavorazioni sono le stesse e quindi conseguentemente non è possibile uniformare tutti i prodotti: “Da anni i piccoli produttori di salumi, legati alla tradizione e alla cultura Toscana, combattono contro certe produzioni di massa per mettere sulla tavola dei consumatori prodotti genuini e sicuri – ha detto ancora il numero uno dell'azienda poggibonsese - Il consumatore deve prestare particolare attenzione all'etichetta visto che ci sono certi conservanti e coloranti come i nitriti che sono nocivi alla salute e riconosciuti da decenni come cancerogeni. Lo sappiamo da sempre. Noi non li abbiamo mai usati perché abbiamo detto sempre no ai compromessi”. Renieri, giovane imprenditore che guida l’azienda di famiglia fondata nel 1964, conosciuta in Italia e nel Mondo per l’eccellenza dei propri prodotti come il Prosciutto Toscano DOP, la Cinta Senese DOP, la Finocchiona IGP, non ci sta a fare di tutta l’erba un fascio e ai microfoni della Rai ha voluto fortemente ribadire certi concetti: “Le produzioni artigianali della Toscana sono diverse da quelle dei Paesi del Nord Europa o d’oltre oceano. Noi abbiamo una storia e una cultura che trasforma le nostre piccole produzioni in eccellenze genuine e sicure. Non serve né ai consumatori né ai produttori far credere che tutti i prodotti sono uguali e fanno male alla salute solo perché in certe parti del mondo si producono usando sostanze chimiche nocive. Noi siamo diversi. E come dice sempre un nostro cliente l’unica controindicazione è che i nostri salumi danno dipendenza per la loro bontà”.


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