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Attualità sabato 03 gennaio 2015 ore 15:12

La Villa di Aiano nelle mani del Comune

Mosaici di assoluto valore databili tra il IV e il VI dopo Cristo

L'amministrazione comunale di San Gimignano acquista l'area per 40mila euro per far ripartire gli scavi. Soddisfazione del sindaco Bassi



SAN GIMIGNANO — I resti della Villa Romana di Aiano, databile tra il IV e il VI secolo d.C., sono adesso di proprietà dell’amministrazione comunale di San Gimignano: si è concluso, infatti, nei giorni scorsi l’annoso iter burocratico per l’acquisizione del sito archeologico ormai in stato di abbandono e che presenta mosaici e strutture di assoluto pregio culturale, storico e artistico. Davanti al Giudice del Tribunale di Siena per le esecuzioni immobiliari è stato infatti siglato il contratto di compravendita, fra il proprietario ed il Comune di San Gimignano, che trasferisce la proprietà dell’area all’ente pubblico per una cifra di circa 40mila euro. Potranno così riprendere gli scavi interrotti nel 2012 e il progetto di recupero e valorizzazione dell’intero sito archeologico conosciuto anche come “Torraccia di Chiusi”.

“Sono estremamente felice che, da oggi, questa importante testimonianza culturale del nostro straordinario passato, sia diventata di proprietà della comunità sangimignanese”, ha detto il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi. Il primo cittadino di San Gimignano ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno consentito che questo atto arrivasse in porto, in primis il proprietario dell’area Leonardo Berti, coadiuvato dall’avvocato Alessandro Rolandi, ed il Giudice Flavio Mennella oltre a tutti i creditori che hanno liberato l’area dai propri diritti ipotecari. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con la Sovrintendenza Archeologica toscana per concordare un progetto per i prossimi anni, che possibilmente coinvolga anche le Università toscane, e che, da un lato preveda la messa in sicurezza dell’area attuale e faccia riprendere lo scavo delle parti della Villa Romana ancora non emerse e dall’altro imposti un progressiva musealizzazione dell’area e dei reperti raccolti negli anni. “Ora che la nostra caparbietà ha ottenuto il successo sperato – ha concluso il sindaco Giacomo Bassi - posso garantire che il Comune di San Gimignano farà sicuramente la propria parte in termini di logistica ed anche di eventuali risorse economiche”.


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