L' eredità di Paolo Brogioni

Alla futura amministrazione lascia progetti già finanziati, ma anche il problema Fabbrichina: "Stiamo lavorando per mettere i conti in sicurezza"

COLLE DI VAL D'ELSA — La metafora è quella della Maratona, una passione che è diventata poi stile di vita. Paolo Brogioni la sua vera maratona, quella per eccellenza, quella di New York l'ha corsa quasi dieci anni fa e al ritorno da quella prima esperienza eccone subito un'altra: quella di guidare da sindaco il suo Comune.
Dieci anni di mandato, tra salite e discese, che sono adesso giunti al termine. Un bilancio importante di cosa da fare, di cosa che potevano essere fatte, ma soprattutto di soddisfazione e ringraziamenti.

"Sono stati dieci anni importanti, per questo vorrei ringraziare tutti, dagli assessori ai consiglieri comunali che in questi anni si sono succeduti, fino a tutti i collaboratori e i nominati delle società partecipate. Un grazie a tutti perchè da solo non avrei potuto fare niente"
Certo è che se si guarda indietro in questi dieci anni Paolo Brogioni ha dovuto affrontare due grandi problemi: la Moschea e la Fabbrichina. Da dove partiamo?
"La Moschea ha caratterizzato il mio primo mandato in maniera molto decisa. Oggi, dopo anni di polemiche, possiamo dire che quella scelta è stata un qualcosa di positivo. L'inaugurazione della nuova struttura e la firma della convenzione sono un passo importante verso l'integrazione e la socializzazione. Da sempre abbiamo sostenuto che se poteva esistere lo spazio ristretto in Piazza Nova, come si dice a Colle, avrebbe potuto esistere anche una struttura più grande".
Come se non bastesse, a livello di problematiche, il passaggio alla Fabbrichina è breve.
"Anche in questo caso si tratta di un percorso complesso, un progetto dentro al quale si sono succedute diverse questioni. Adesso occorre ripensare il progetto e portare avanti la parte commerciale e culturale. Ovvero l'investimento che un noto marchio di distribuzione ha fatto e la realizzazione della mediateca. Anche se in questo momento la priorità è quella di mettere i conti del progetto in sicurezza, per consegnare alla prossima amministrazione un bilancio stabile. Ci stiamo lavorando in questi giorni, sono ottimista".
Progetti questi che forse per sempre hanno comunque minato il rapporto tra le istituzioni e la cittadinanza.
"E' vero, ma penso anche alle molte cose che sono state fatte. Dalle riqualificazioni storiche come Piazza Arnolfo e Piazza dell'Unità dei Popoli, fino alla riapertura del Teatro del Popolo, la pista ciclopedonale, il recupero del Palazzone, senza considerare gli investimenti fatti sulle strutture sportive. Elementi significativi di una città che dureranno nel tempo e che sono sinonimo di grande pertecipazione. Senza contare che spesso, parlando di strutture scolastiche, il Comune si è dovuto sostituire allo Stato, garantendo servizi e ambienti, nel possibile, adeguati al futuro dei piccoli colligiani".
Per parlare del futuro di Paolo Brogioni ci sarà ancora tempo, cosa lascia invece il sindaco alla futura amministrazione?
"Consegnamo prima di tutto un bilancio in equilibrio, come conferma l'avanzo di amministrazone su quello del 2013, e una città che guarda al domani con maggiore dinamicità e opportunità rispetto a dieci anni fa, ma soprattutto con diversi progetti già finanziati per il futuro: l'ampliamento della scuola di Sant'Andrea, la sistemazione del Ponte di Spugna e di quello di San Marziale, la riqualificazione della piazza dell'area Boschi e il recpero de La Buca".

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