Attualità giovedì 20 novembre 2014 ore 08:41
Parto naturale, tra storia e prospettive
Dal Burresi a Campostaggia: trenta anni di lavoro e testimonianze. Ferretti: "Guardiamo avanti con nuovi percorsi appropriati per le mamme"
VALDELSA — Trent'anni dopo nella stessa sala, ma con finalità diverse. Addetti ai lavori, semplici cittadini, mamme in attesa o che hanno già affrontato anni fa il percorso nascita, si ritroveranno tutti insieme all'interno del centro culturale dell'Accabì per una giornata di testimonianze e opportunità riguardo al tema del Parto naturale. “Il Parto Naturale: dal Burresi a Campostaggia trenta anni dopo” è il titolo dell'evento aperto alla cittadinanza che si svolgerà sabato prossimo a partire dalle ore 9,15 nella sala convegni del vecchio ospedale di via Carducci a Poggibonsi.
“E' emozionante pensare che la nuova sala convegni di adesso sia la sala parto del vecchio ospedale – ha detto la dottoressa Cristina Ferretti, neo direttore dell'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Campostaggia – e che proprio al suo interno sia stato possibile organizzare questa giornata per ripercorre trenta anni di lavoro e di storia ma anche per illustrare i nostri progetti, come quello di istituire per il 2015 un nuovo modello organizzativo del nostro percorso nascita. Perchè questi trenta anni rappresentano per noi un bagaglio di esperienza dal quale ripartire per offrire maggiori servizi alle future mamme”.
Sono infatti trascorsi trent’anni dall’istituzione della stanza per il parto naturale a Poggibonsi e da quel momento in poi il reparto poggibonsese è diventato un punto di riferimento per molte mamme. Le stesse mamme che sabato interverranno per portare la loro testimonianza. Tra gli interventi, anche quelli di chi in questi trenta anni ha prestato la propria professionalità. come quello del dottor Carlo Buffi, ex primario dell’ospedale, che illustrerà la storia del reparto di ostetricia e ginecologia di Poggibonsi, accompagnato dalla introduzionedell’attuale direttore della Unità Operativa Cristina Ferretti e della responsabile delle ostetriche Gigliola Verdicchio. Gli interventi che seguiranno di Elisabetta Livi, Serena Moretti e Giovanna Piazzesi illustreranno come le esperienze ed il know how acquisiti negli anni potranno condurre ad un nuovo modello organizzativo che prevede un percorso parallelo condiviso per le gravidanze fisiologiche. E’ quindi questa la nuova prospettiva a testimonianza della quale ci saranno alcune donne che porteranno la propria esperienza.
“Il modello organizzativo che vorremmo attuare – continua la dottoressa Ferretti - è quello di offrire accertamenti e screening nei primi tre mesi di gravidanza, per individuare precocemente e prevenire le gravidanze a rischio da indirizzare verso un percorso più appropriato per mamme e bambini”. Le gravidanze a basso rischio, quelle con decorso fisiologico, che sono la grande maggioranza, potranno essere monitorate in un percorso parallelo territoriale, condiviso, con il coinvolgimento delle ostetriche, che sono le figure professionali che posseggono le competenze per una assistenza appropriata nella fisiologia.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI