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Attualità giovedì 20 agosto 2015 ore 15:39

Pii, nuova lettera a Renzi

Il 7 settembre chiude l'ufficio postale di Pievescola e il sindaco scrive al premier: "Impedire a Poste di distruggere servizi essenziali"



CASOLE D'ELSA — Manca poco ormai alla fatidica data del 7 settembre, giorno in cui cesseranno di essere attivi i servizi dell'ufficio postale di Pievescola. Dal giorno dell'annuncio, da parte di Poste Italiane, di questo forte ridimensionamento, sono stati mesi di polemiche e tentativi, andati a vuoto, di scongiurare la chiusura, ma adesso, il sindaco di Casole Piero Pii gioca l'ultima carta: una lettera, concreta e pungente, indirizzata a Matteo Renzi: “Mille abitanti, moltissimi giovani e altrettanti anziani, oltre 40 imprese artigianali e turistiche, decine di imprenditori agricoli dovranno percorre oltre 20 chilometri ogni volta che avranno bisogno di uno dei servizi che dovrebbero essere garantiti da quel Servizio Universale che lo Stato assicurava fino ad oggi. I costi e i disagi dei cittadini aumenteranno a dismisura – si legge nella lettera che il sindaco ha inviato al Premier - a fronte di quello di esercizio che per Poste Italiane era già ridotto al minimo, con due aperture settimanali, e in virtù della disponibilità di locali messi a disposizione gratuitamente dal Comune”.

Una situazione che i cittadini di Pievescola e comunque del territorio, vasto, attorno alla frazione non possono più sopportare soprattutto in momenti di ristrettezze economiche come questo: “Tutto ciò mentre il Comune di Casole d’Elsa stringe la cinghia per garantire in questa importante località – ha scritto Pii - tra l’altro rinomata per ospitare uno dei Relais più famosi del mondo, Villa La Suvera, servizi essenziali come il nido per l’infanzia e la presenza della farmacia. Non è accettabile che Poste Italiane e il Governo distruggano quel minimo di servizi essenziali indispensabili per popolazioni che vivono in aree come quella del mio Comune ed è quindi necessario un intervento del Suo Governo per impedire che si compia un vero e proprio misfatto ai danni di gente laboriosa che paga le tasse e che ha uguali diritti”.

Una richiesta di aiuto al Governo, ma al tempo stesso anche un invito a Matteo Renzi: “Mi piacerebbe molto poter dire ai miei cittadini che il Presidente del Consiglio ha trovato un minimo del proprio tempo per pensare e perché no, magari visitare, anche le piccole Comunità come quella di Casole d’Elsa garantendo, come prevede la Costituzione Italiana, che lo Stato fa il proprio dovere impedendo a società come Poste Italiane di distruggere per sempre servizi essenziali”.


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