Attualità giovedì 30 giugno 2016 ore 14:15
Il "Premio Lamberti" ad una valdelsana
La neolaureata Laura Mascaro ha vinto il riconoscimento nazionale che premia la miglior tesi sul contrasto alla criminalità organizzata
POGGIBONSI — È stato assegnato a una laureata dell’Università di Pisa la terza edizione del premio nazionale “Amato Lamberti” destinato agli autori delle migliori tesi di laurea sul contrasto alla criminalità organizzata. Laura Mascaro, che ha conseguito il titolo nel febbraio 2016 presso il dipartimento di Storia e Civiltà del sapere, è stata selezionata tra decine di candidati per la tesi “Lamezia Terme e la 'ndrangheta. Omicidi di mafia e assetti geocriminali (1985-2015)”, discussa con Gianluca Fulvetti, ricercatore di Storia contemporanea dell’Ateneo.
La
cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 27 giugno a Palazzo San
Giacomo di Napoli alla presenza del sindaco Luigi De Magistris, Roselena
Glielmo, moglie di Amato Lamberti (giornalista e politico scomparso nel
2012, fondatore dell'Osservatorio sulla Camorra della Fondazione
Colasanto) e Amedeo Zeni, coordinatore dell’Associazione Amato Lamberti.
Il premio, assegnato anche a Diego Gavini dell’Università Tor Vergata
di Roma per la migliore tesi di dottorato, è stato consegnato dal
procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti,
presidente della Commissione scientifica del premio.
Il lavoro di
Laura Mascaro è una ricostruzione inedita della storia criminale di
Lamezia Terme, in cui sono state pazientemente rintracciate le famiglie
di 'ndrangheta più importanti, le loro relazioni e azioni in un
trentennio caratterizzato da tre feroci guerre di mafia. Come si legge
nelle carte della Commissione parlamentare antimafia “a Lamezia vi
operano alcune delle 'ndrine più sanguinarie della Calabria”.
Attraverso
la ricostruzione di determinati delitti di sangue, nella tesi è stata
mostrata la pesante contaminazione del tessuto economico, politico e
sociale. Sono stati indicati anche nomi di attori della “zona grigia” -
medici, assicuratori, imprenditori, politici - che hanno concorso, anche
recentemente e operando in luoghi anche diversi dalla Calabria
(Toscana, Veneto, Irlanda), all'accrescimento del potere e della
ricchezza degli 'ndranghetisti. Laura Mascaro ha potuto contare sulla
piena collaborazione dei componenti della Sezione Criminalità
Organizzata della Squadra Mobile di Catanzaro.
Alla cerimonia erano
presenti anche gli altri componenti della Commissione scientifica del
premio, Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli, i
docenti dell’Università Federico II di Napoli Enrica Amaturo, Gabriella
Gribaudi, Giuseppe Acocella, Luciano Brancaccio, Annamaria Zaccaria, il
professor Isaia Sales, dell’Università Suor Orsola Benincasa, e il
giornalista Arnaldo Capezzuto. Laura Mascaro è nata a Poggibonsi e vive a Certaldo
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