Attualità lunedì 18 luglio 2016 ore 15:00
Una Liberazione tra dolore e speranza

Il sindaco ha ricordato l'ingresso in città delle truppe partigiane di 72 anni fa
POGGIBONSI — Settantadue anni dopo la città ricorda la Liberazione dal
nazifascismo. “Una memoria che è nostro dovere promuovere. Poggibonsi
era una città profondamente ferita, una città distrutta ma con la forza e
l’entusiasmo per ripartire e ricostruire”, ha detto il sindaco David
Bussagli che ha partecipato questa mattina alla cerimonia
come ogni anno organizzata dall’Amministrazione in collaborazione con la
sezione locale dell’Anpi. Il 72esimo anniversario della liberazione dal
nazifascismo, con la fine della guerra e l'entrata a Poggibonsi delle
brigate partigiane e delle truppe Alleate del generale Juin, è stato
ricordato con la deposizione di due corone. La prima alla lapide in
memoria della Liberazione in piazza XVIII luglio. La seconda nel
sottopasso di largo Gramsci all’opera di Franco Giannini dedicata a “La
Liberazione” che è stata svelata proprio l’anno passato nel corso delle
celebrazioni per il 71esimo anniversario.
“Furono
giorni di dolore e di speranza. Doveroso ricordare – dice il Sindaco -
coloro che pagarono un forte tributo per la liberazione, la grande
responsabilità che tanti nostri concittadini presero sulle proprie
spalle per costruire e per donarci un paese migliore. La nostra scelta
fu quella di stare dalla parte della democrazia e della libertà.
Quell’insegnamento deve essere sempre presente, soprattutto oggi,
soprattutto di fronte a fatti gravissimi che accadono e che intendono
colpire al cuore la struttura stessa della nostra vita democratica”.
La Liberazione di Poggibonsi. La storia
Poggibonsi
fu liberata dopo dieci giorni di battaglia furibonda. Fondamentale fu
il ruolo svolto dalle brigate partigiane poggibonsesi. Nei pressi della
città i partigiani parteciparono attivamente alla battaglia contro
l’occupazione nazi-fascista, fianco a fianco con le truppe alleate che
avevano superato lo sbarramento tedesco nella zona di Cedda. Dopo i
partigiani inseguirono i tedeschi fino oltre Barberino Val d’Elsa. Oltre
ai partigiani, la liberazione di Poggibonsi avvenne in seguito
all’avanzata delle truppe del corpo di spedizione francese comandate dal
generale Alphonse Juin. Il fronte della guerra si spostò a Poggibonsi
dopo che le truppe avevano combattuto aspramente nella zona tra Colle
Val d’Elsa e San Gimignano. I soldati entrarono a Poggibonsi dove
trovarono soltanto le macerie di una città deserta colpita dai
bombardamenti alleati durante i mesi dell’occupazione tedesca.
Poggibonsi
è stato un Comune socialista in epoca prefascista grazie ad un forte
movimento operaio e contadino. Durante il periodo fascista furono
diverse decine i processati dal Tribunale Speciale e i confinati. Molti
di più furono coloro che, pur non essendo attivi nell’antifascismo,
espressero una forte opposizione passiva al regime. Con lo scoppio della
guerra ed il passaggio del fronte, forte fu l’impegno della Resistenza.
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