Cultura martedì 14 marzo 2017 ore 16:24
Il partigiano Meoni scrive agli studenti
Una lettera aperta indirizzata agli studenti con cui Vittorio Meoni ha sempre voluto dialogare. L'occasione stavolta è il suo nuovo libro
POGGIBONSI — “Alla Macchia Sempre”, è il titolo del libro di Vittorio Meoni che è stato presentato agli studenti sabato scorso nell'Aula Magna del Plesso scolastico Scuole Secondarie Secondo Grado in Viale dei Mille a Colle di Val d'Elsa.
Le conversazioni con Vittorio Meoni hanno dato origine a questo volume dove il protagonista stesso racconta la sua vita “dall'infanzia alla maturità e alla pensione”.
Anche in questa occasione Vittorio Meoni, come spesso ha fatto negli anni durante gli incontri con i ragazzi, ha voluto lasciare una traccia indelebile di sè e della sua storia con una lettera davvero toccante.
“Cari ragazzi, mi scuso innanzitutto per non essere fisicamente presente come avrei voluto a questo incontro, ma l'anagrafe me lo impedisce. Voglio comunque ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa, ma voglio ringraziare soprattutto voi che avrete la pazienza di ascoltare o leggere la stopria della mia vita. Se ho ripercorso il passato l'ho fatto proprio nella speranza che conoscere la mia esperienza potesse aiutare voi giovani a comprendere un passato non troppo remoto e quindi ad orientarvi meglio in questo presente non facile e non molto chiaro. Quello che mi premeva dirvi con i miei ricordi erano principalmente due cose. La prima è già nel titolo: alla macchia sempre non vuole essere l'esaltazione di una ribellione fine a se stessa, ma l'affermazione di un principio che dovrebbe guidarci non solo nei momenti cruciali della vostra vita, ma sempre e comunque: essere autonomi nelle scelte, non seguire passivamente la corrente, vivere con coerenza i propri valori anche se ciò significa pagare un prezzo anche alto. La seconda cosa riguarda la politica. Oggi è diventato uno sport nazionale vituperare la politica e i politici. Non siate acquiescenti a questo andazzo; impariamo dai padri fondatori della democrazia che la politica è l'attività più nobile dell'uomo; se la viviamo come impegno per la realizzazione di ideali in cui crediamo fermamente, la vita sarà ricca e piena come lo è stata la mia. Grazie della vostra attenzione, cari ragazzi, buon lavoro e auguri per il futuro che saprete costruirvi con la buona politica”.
Un applauso caloroso e commovente da parte dei ragazzi ha salutato il messaggio del partigiano.
Con questo incontro si sono aperte le celebrazioni per il 73esimo anniversario dell'Eccidio di Montemaggio con eventi che proseguiranno fino alla giornata del 26 Marzo con la commemorazione alla Casa Giubileo.
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