Attualità venerdì 20 febbraio 2015 ore 17:37
Poste, prove di dialogo per evitare la chiusura
Rossi si fa portavoce delle istanze toscane, Poste Italiane sembrano accettare un incontro, ma l'Anci vuole tramutare le promesse in fatti concreti
CASOLE D'ELSA — Mentre i cittadini di Pievescola stanno mettendo a punto insieme alle istituzioni locali le proprie mosse per scongiurare la chiusura dell'ufficio postale della frazione di Casole e mentre lo stesso presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha promesso di sedersi ad un tavolo per tentare di trovare una soluzione con i vertici di Poste Italiane, l'Anci Toscana continua la propria battaglia di sensibilizzazione per venire incontro alle esigenze di molti toscani. “L’Anci Toscana e i sindaci della regione vogliono condividere fino in fondo la battaglia sugli uffici postali, per arrivare a una soluzione accettabile e sostenibile, in primo luogo nell’interesse dei cittadini. Apprezziamo molto l’impegno del presidente della Regione, che anche a Roma ha portato all’attenzione dei vertici di Poste Italiane le insostenibili ripercussioni sul nostro territorio del nuovo piano di chiusura degli uffici postali”, è stato il commento della presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti. L'augurio è che sia l'impegno di Rossi che la disponibilità dei vertici di Poste Italiane si tramutino presto in fatti concreti: “Tutte le ipotesi che possono contribuire a scongiurare le chiusure e comunque a mitigare i disagi, soprattutto nei piccoli comuni, sono da apprezzare e verificare – ha detto ancora Sara Biagiotti – Condividiamo pienamente la proposta di aprire un tavolo Regione-Comune-Poste e di discuterne direttamente con le stesse Poste in Toscana. I Comuni faranno la loro parte”. E su questo, c'è da dire, che il Comune di Casole ha già dato ampia disponibilità.
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