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Attualità mercoledì 17 novembre 2021 ore 12:21

Ultimi giorni di Radicondoli al Padiglione Italia

Stanno volgendo al termine i sei mesi in cui la città è stata protagonista della Biennale di Architettura a Venezia



RADICONDOLI — Un’avventura che è iniziata lo scorso 22 maggio e che si concluderà domenica prossima con la chiusura della Biennale. 

Sei lunghi mesi in cui Radicondoli, comunità resiliente, è stata protagonista della Biennale di Architettura a Venezia in uno spazio del Padiglione Italia curato da Alessandro Melis e dedicato alle comunità resilienti.

"Siamo stati insieme a quindici realtà in tutta Italia, tra cui in Toscana solo Prato e Calenzano e la stessa Regione. Un percorso che ha ben rappresentato il calore di questa comunità e le prospettive di questo territorio” ha commentato  Francesco Guarguaglini, sindaco di Radicondoli.

Una vetrina internazionale che ha aperto una finestra sul borgo valdelsano.

 Le comunità resilienti sono state anche protagoniste di una mappa curata con Paolo di Nardo e Francesca Tosi che indaga come la cultura del progetto possa fare la differenza quando si parla di programmazione e progettazione urbana”.

“Ci siamo presentati alla Biennale con un concept che si chiama "Il “Calore” della terra e il “Calore” della gente a Radicondoli e Belforte" - specifica Guarguaglini - che è stato trasformato in un video proiettato all’interno del percorso di Città resiliente: Padiglione Italia".

“Ci siamo inoltre presentati alla Biennale – prosegue il primo cittadino - come luogo in cui rigenerazione urbana e resilienza si uniscono ad ecologia e sostenibilità. Come realtà dove si promuove la qualità della progettualità e il senso di comunità. Ne sono esempio il progetto di rigenerazione del Poggio e la riconnessione con il centro, la nuova scuola che prevede anche un’area di connessione a piedi e in sicurezza tra il centro storico, la zona residenziale Ragnana e il Poggio, il teleriscaldamento, la fibra”.

“E non è finita qui – continua Guarguaglini – Ci siamo presentati con tutto il progetto WivoaRadicondoli su cui sono stati messi a disposizione oltre 1milione di euro, di cui 418mila già erogati, con gli interventi di valorizzazione della residenza e di contribuzione per l’acquisto della casa o l’affitto, il sostegno alle imprese, ai pendolari con i rimborsi per le spese sostenute, l’attenzione alla formazione dei giovani, il valore della cultura come comunità. Ci siamo stati noi, dunque, il calore della nostra gente, le scelte che stiamo facendo”.

Un progetto, quello di WivoaRadicondoli, che è stato premiato e riconosciuto come modello per una comunità che voglia essere, realmente, resiliente.


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