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Attualità venerdì 17 aprile 2015 ore 12:04

Referendum sul futuro della Fabbrichina

Monica Sottili, candidata al Consiglio Regionale per il M5S

Monica Sottili, candidata al consiglio regionale per il M5S, chiede chiarezza sul progetto, partendo da responsabili e responsabilità



COLLE DI VAL D'ELSA — “Vogliamo permettere alla cittadinanza di esprimere il proprio parere sul prosieguo dell’opera Fabbrichina attraverso un referendum consultivo, senza quorum, ed impegnativo per la Giunta Comunale di Colle Val d’Elsa”. Sono le parole di Monica Sottili, colligiana, candidata al consiglio regionale della Toscana per il Movimento 5 Stelle riguardo alla stretta attualità legata al cantiere ormai abbandonato nel centro della città del cristallo.

Il cantiere è ad oggi in uno stato di totale abbandono: i lavori non sono nemmeno a metà e l’acqua proveniente dalla falda sottostante invade il cantiere – si legge in una nota della stessa sottili - trasformandolo di fatto in un lago artificiale e destando le giuste e lecite preoccupazioni dei cittadini. E' per questo e altri motivi che Monica Sottili intende muoversi rapidamente nelle sedi opportune per tentare di fare chiarezza sul alcuni aspetti legati alla vicenda: “Vogliamo vederci chiaro – afferma il candidato del Movimento 5 Stelle - sull’esistenza e consistenza di forme di finanziamento dall’Amministrazione Comunale di Colle dirette alle società controllate coinvolte nel progetto, come Colle Promozione e

New Colle, per capire il reale stato di coinvolgimento finanziario che a cascata poi andrebbe a ricadere sull’intera comunità colligiana così come sui metodi di assegnazione della fase progettuale ad un architetto francese”. Chiarezza anche su altri aspetti, andando a ritroso negli anni, per cercare di inviduare realmente responsabili e responsabilità: “Serve chiarezza sui motivi del perché questa operazione nata come recupero di un’area ex-industriale abbia poi comportato lo sbancamento di un fianco di una collina adiacente al borgo medievale, per la costruzione di appartamenti nuovi, di fatto andando ad erodere suolo vergine – ha precisato Monica Sottili – così come sui motivi di un così rilevante impatto volumetrico di tutte le opere previste dal progetto, come nuove costruzioni, centro commerciale e mediateca, concentrate in una così ristretta area”.


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