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Attualità lunedì 23 marzo 2020 ore 17:10

Otto positivi su dieci sono seguiti a casa

94 le persone ricoverate, oltre 300 quelle seguite a domicilio da Asl e medico di famiglia. Parte Drive thru: il tampone senza scendere dall'auto



SIENA — Sono complessivamente 461 le persone che dall'inizio dell'emergenza fino alla mezzanotte di ieri sono risultate positive al coronavirus sul territorio della Usl Toscana sud est e l'80 per cento di loro, considerata la sintomatologia non grave, è seguita a domicilio. Lo ha reso noto il direttore generale dell'azienda sanitaria Antonio D’Urso  in diretta Facebook.

In pratica, sono risultati positivi il 10 per cento degli assistiti con sintomatologia influenzale sottoposti a tampone, ovvero 4.693 persone.  I positivi sono 130  a Grosseto, 187 ad Arezzo e 144 a Siena. Oltre ai 461 positivi, le persone messe in quarantena per possibile contatto sono 2.860. 

Sette i pazienti tra gli 80 ed i 90 anni, con quadri clinici complessi, deceduti in seguito a complicanze correlate all’influenza da Coronavirus. Cinque i guariti clinicamente e virologicamente, ovvero, che hanno fatto il doppio tampone che è risultato negativo.

La maggior parte dei positivi (circa l’80 per cento), considerata la sintomatologia non grave, è seguita a domicilio dai servizi dell’Asl e dal proprio medico di famiglia (356 persone). I pazienti, il cui stato di salute è tale, invece, da necessitare cure più approfondite per via di sintomi più gravi, sono ricoverati negli ospedali aziendali (94 persone). Questi, dal monitoraggio continuo, reagiscono positivamente alle terapie. I casi più gravi, quelli che presentano difficoltà respiratorie, sono ricoverati in Terapia Intensiva degli ospedali di Arezzo e Grosseto (23 persone)

"Gli ultimi giorni - sottolinea l'azienda sanitaria- hanno fatto registrare un contenuto aumento dei casi, il più basso della Toscana. Ciò non toglie che la curva dei contagi possa salire nei prossimi giorni. Anche per questo, la direzione aziendale sta lavorando per potenziare la capacità di accogliere pazienti coronavirus e specializzare il più possibile i due poli covid individuati nella rete ospedaliera della sud est (il San Donato di Arezzo ed il Misericordia di Grosseto), liberando le strutture da tutte le attività non riconducibili alla cura del Covid. Gli altri ospedali della rete aziendale mantengono la loro attività, seppur ridotta e contratta, destinata a pazienti con patologie no Covid. Queste misure, oltre al potenziamento delle capacità laboratoristiche e all’aumento della disponibilità di personale medico e sanitario, rendono più potente la risposta della AUSL Toscana sud est al coronavirus. Risposta che comprende anche l’attività territoriale".

A questo proposito, il direttore generale ha reso noto che nei prossimi giorni sarà attivata una nuova modalità organizzativa per il tampone, già sperimentata a livello internazionale, che la Asl Toscana sud est sta avviando nelle varie Zone.  Si chiama Drive thru: chi deve sottoporsi a tampone, cioè chi è individuato dal servizio di Igiene Pubblica, sarà contattato dalla Asl e dovrà recarsi al posto indicato. Le persone, senza scendere dall’auto ma solo abbassando il finestrino, faranno il tampone grazie al personale preposto. Questa modalità serve a velocizzare le procedure e a ridurre il contatto tra operatore e cittadino ottimizzando, al contempo, l’utilizzo dei Dispositivi di protezione.Il Drive thru è stato già sperimentato anche nella nostra Asl, a Badia Tedalda nei giorni scorsi, dove in poche ore sono state sottoposte a tampone circa 70 persone. Ecco dove, per il momento, verrà seguito:

  • Grosseto città, dal 24 marzo
  • Arezzo città, dal 24 marzo
  • Siena, dal 25 marzo
  • Valdarno, dal 26 marzo
  • Valtiberina, dal 24 marzo
  • Chianciano, dal 24 marzo

“Non si tratta di una modalità aperta a tutti – sottolinea il direttore generale D’Urso – ma saranno chiamati solo coloro che rispondono ai requisiti previsti. Riceveranno quindi comunicazione dalla Asl e l’invito a presentarsi nei luoghi individuati”.  

"Nelle altre località - spiegano dall'Usl sud est- i  tamponi richiesti sono ancora pochi per poter attuare questa modalità". 

Altro tema sul quale il diirettore si è soffermato è quello delle Rsa. Infatti, all’interno di queste strutture sono stati registrati casi positivi. “Per l’Ausl Toscana sud est la tutela della salute dei pazienti fragili ricoverati nelle Rsa è sicuramente un obiettivo prioritario.nelle residenze - ha dichiarato Antonio D’Urso  - Per questo abbiamo istituito un’unità di crisi, diretta dal direttore dei servizi sociali Lia Simonetti e dal direttore di zona distretto competente per la zona, che darà direttive chiare e risposte appropriate alla gestione dei casi di Covid”.


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