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Attualità giovedì 05 dicembre 2024 ore 18:30

Endometriosi, donne toscane fra le più colpite d’Italia

donne camminano

La Toscana è fra le regioni in cui la patologia è più frequente. Università di Firenze coinvolta nei progetti nazionali di studio. I dati dell’Iss



ROMA — Picchia duro l’endometriosi in Toscana, regione fra le più colpite d’Italia dalla malattia. E’ qui che la patologia è più diffusa, così come nelle regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. A mappare la distribuzione spaziale dei casi di endometriosi nello Stivale è stato l’Istituto superiore di sanità (Iss) usando i classici modelli per Disease Mapping.

A livello nazionale sono complessivamente oltre 134mila le donne tra 15 e 50 anni che sono state ricoverate almeno una volta per endometriosi in ospedale tra il 2011 e il 2020. I tassi più elevati di malattia sono registrati nelle regioni settentrionali, e tra 31 e i 35 anni (1,21 per 1000 a livello nazionale) con una tendenza simile in tutto il territorio.

Alle viste c’è la creazione di registri su base regionale per il monitoraggio dell’epidemia dell’endometriosi, ma intanto la patologia è stata oggetto di due progetti di studio finanziati dal Ministero della Salute e a cui ha collaborato in Toscana anche l’università di Firenze.

Una malattia subdola

A causa della aspecificità dei sintomi, l’endometriosi risulta ancora difficile da identificare: prima di arrivare ad una corretta diagnosi passano in media dai 7 ai 10 anni dalla comparsa dei primi segnali.

L'endometriosi è riconosciuta come malattia cronica invalidante, ha un impatto notevole sulla qualità di vita delle donne che ne sono affette, sia in termini fisici che psicologici e sociali, portando in alcuni casi anche a sub-fertilità o infertilità.

La patologia è dovuta alla presenza di endometrio (la mucosa che ricopre internamente l’utero) all’esterno dell’utero: sul peritoneo e sulla superficie degli organi pelvici, raramente su fegato, diaframma, pleura e polmone.


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